Silvio Berlusconi, a margine del suo incontro alla sede Uepe a Milano durato un’ora circa, parlando con i cronisti del futuro inquilino del Quirinale, ribadisce ciò che ha più volte affermato di recente: “Deve essere il garante di tutti e non solo di una parte degli italiani. Che sia una persona di buon senso, una persona equilibrata che possa esser visto con fiducia da tutti gli italiani". A chi gli chiede se è ottimista sulla possibilità di trovare una soluzione condivisa, Berlusconi replica: "Io sono sempre ottimista".
Intanto Forza Italia è alle prese con una piccola grande tempesta tutta interna al partito. Anche di questo si parlerà mercoledì alle 16, durante una riunione del gruppo di Forza Italia con Silvio Berlusconi sul tema dell’elezione del presidente della Repubblica. Lo stesso giorno, alle 18, inizierà anche la riunione del partito. Un partito che al suo interno ha sempre più malpancisti.
Mentre l’ex capo del governo è in attesa della decisione del giudice della sorveglianza Beatrice Crosti sulla sua richiesta di liberazione anticipata di 45 giorni, depositata lo scorso 7 gennaio, Forza Italia bolle. Dopo i cazzotti volati – mediaticamente parlando – fra il Cav e Renato Brunetta, capogruppo azzurro alla Camera, la situazione continua ad essere tesa. Ma l’uomo di Arcore non molla, per lui l’unità del partito è la cosa più importante. Per questo avrebbe alzato il telefono per chiamare Brunetta e chiarire, mettendo da parte le divisioni. Una cosa è certa, però: il Patto del Nazareno non si tocca, Forza Italia continuerà a garantire il proprio sostegno alle riforme del governo Renzi.
Silvio rientrerà a Roma martedì. Vedrà in giornata i senatori guidati da Paolo Romani (ancora non c’è un orario). Nelle prossime 48 ore dovrebbe anche esserci un incontro con Angelino Alfano, per fare il punto della situazione sul Quirinale (nei giorni scorsi ci sarebbero stati già dei contatti tra i due). Deciso a mantenere calme le acque del proprio partito, Berlusconi è al lavoro anche per tenersi buoni i “fittiani”, circa 40 parlamentari azzurri molto vicini al dissidente Raffaele Fitto. Silvio non vuole scherzi, sul prossimo capo di Stato il partito deve essere unito, compatto, di marmo. Brunetta e Fitto permettendo.
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