Sappiamo tutti dello scontro tra il Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Nunzio Galantino, ed alcuni vescovi (da una parte) e la Lega Nord (dall’altra). Ne ho parlato ampiamente anche sul mio blog "The Candelabra of Italy" e tratto questo argomento anche su questo giornale, visto che si parla tanto di "attacchi alla Chiesa" e quant’altro.
Ora, vanno precisate alcune cose e lo esprimo da cattolico praticante quale sono. La prima è il fatto che monsignor Galantino e quei vescovi che sostengono le sue posizioni pro immigrazione senza condizioni non rappresentano la Chiesa cattolica nella sua interezza. Essi sono una parte della Chiesa cattolica e non la Chiesa cattolica. La Chiesa cattolica è anche altro. Infatti, ci sono tanti altri prelati che non la pensano come loro. Ce ne sono qui in Italia e in altri Paesi. Cito, come esempio, i vescovi spagnoli che hanno detto una cosa diametralmente opposta rispetto a quella detta da monsignor Galantino, ovvero che i poveri vanno aiutati in casa propria. Quindi, serve un chiarimento delle posizione dentro la Chiesa cattolica, se la Chiesa cattolica vuole esprimere una posizione univoca. Oggi, non sembra che la Chiesa esprima una posizione univoca e lo scrivo con grande dispiacere.
In secondo luogo, non si può pensare di accogliere tutti senza condizioni. Tanta parte della gente che arriva qui da noi non è costituita da profughi ma da immigrati clandestini, poiché proviene da zone che non sono teatri di conflitti. Dunque, tanta parte di questa gente è costituita da immigrati clandestini, gente che viene qui da noi e che non lavora né produce ricchezza. Già ci siamo noi disoccupati italiani. Uso la prima persona perché purtroppo anch’io sono senza lavoro.
Per finire, se fossi nel monsignor Galantino, io mi scandalizzerei di più del fatto che la salma del boss mafioso abbia avuto non solo il funerale religioso ma anche un trattamento principesco a Roma (dopo che Papa Francesco aveva condannato la mafia) che non di quello che dice il leader della Lega Nord Matteo Salvini sugli immigrati.
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