La conferma ufficiale arriva in serata con un comunicato del Pdl : domani a Milano Silvio Berlusconi annuncera’ la sua proposta, un provvedimento ‘di grande importanza’ che si impegna a varare nel primo Cdm del centrodestra . Dunque il Cavaliere appare determinato a giocare ‘il tutto per tutto’ per recuperare ‘i voti del 2008’, colmare con un annuncio ‘shock’ il divario con il centrosinistra (i sondaggi in suo possesso attestano la distanza tra Pdl e Pd a 2,6 punti) e ribaltare cosi’ l’esito delle urne. Un obiettivo che per il presidente del Senato Renato Schifani si puo’ centrare. Dallo stato maggiore del Pdl si osserva riserbo nel merito del provvedimento che l’ex premier mettera’ nel piatto della sfida elettorale ma nel Pdl si assicura che ‘impattera’ con gli italiani’ e che di certo provochera’ gli attacchi concentrici degli avversari. Un’arma a doppio taglio, forse, che tuttavia il Cavaliere intende impugnare nel rush finale della campagna elettorale confidando sull’effetto trascinamento, di qui fino alla data del voto, del clamore del suo annuncio e della polemica che ne seguira’.
Nei giorni scorsi l’ex premier aveva gia’ annunciato una serie di provvedimenti che saranno all’attenzione del suo esecutivo in caso di vittoria: a parte l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, il Cavaliere si impegna e a rivedere ‘i poteri di Equitalia per quanto riguarda i rapporti ostili che ha con i contribuenti, anche quelli onesti’. Elemento sul quale nel Pdl oggi si torna a puntare i riflettori con Angelino Alfano che ne promette la revisione dei poteri. E Renato Brunetta osserva come ‘lo Stato non possa rinunciare alle imposte, ma potrebbe rinunciare alle sanzioni e agli interessi, in tutto o in parte, in modo tale di ridurre quanto dovuto oggi dai contribuenti’.
Altro capitolo su cui il Cavaliere si impegna ad intervenire nei primi Cdm e’ il tema degli esodati ‘che si trovano in una situazione imbarazzante perche’ non hanno ne’ lo stipendio a nemmeno la pensione’. E cio’ per colpa ‘del governo dei cosiddetti tecnici’.
Ma oltre alla revisione dei poteri di Equitalia sarebbe piu’ in generale il fisco, a difesa del benessere familiare, il filo conduttore della proposta che l’ex premier giochera’ a 20 giorni dall’appuntamento con il voto. Rispetto al 2006, il leader del centrodestra ha infatti cambiato la sua strategia comunicativa: allora si impegno’ a voler cancellare l’Ici quando al voto mancavano ormai pochi giorni mentre ora ha deciso di utilizzare il colpo a effetto a tre settimane dall’appuntamento con le urne. L’auspicio e’ che la proposta non solo possa resistere al fuoco di fila degli avversari ma serva a catalizzare il confronto della campagna elettorale, fino quasi a trasformarsi in una sorta di referendum.
Nel Pdl si ripone grande affidamento sulla riuscita dell’operazione e per tenere il tutto riservato, e’ stato allestito attorno al Cavaliere una sorta di cordone del silenzio. Ma qualche ragionamento trapela: la proposta del Cavaliere deve essere economicamente sostenibile e costituire un impegno. E per tentare la rimonta nelle urne il leader del centrodestra continua a ragionare sul potere di acquisto delle famiglie che va tutelato. ‘Registriamo molti segnali di una vittoria ormai dietro l’angolo’, dichiara fiducioso Schifani che oggi attacca anche sul fronte della par condicio giudicata ‘ignobile’: ‘Berlusconi – ricorda – e’ rimasto un anno in silenzio ed ha dato fastidio a qualcuno appena e’ tornato a parlare in televisione. Bersani e il Pd dimenticano che con le Primarie hanno occupato le tv per un mese’. ‘Ci davano per morti e ci hanno trovati vivi’, sono le parole di Alfano mentre per Gianfranco Fini la rimonta del Pdl e”solo propaganda’.
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