Pier Ferdinando Casini è corteggiato come non mai, sia da destra che da sinistra. Mentre Antonio Di Pietro, attraverso un’intervista a ‘L’Unità’, invita il partito di Bersani a scegliere prima possibile le proprie alleanze, soprattutto in vista delle amministrative, perchè l’Idv "e’ leale, ma non e’ un cagnolino che rincorre gli ultimatum", Giorgio Merlo, Pd, replica al leader dell’Italia dei Valori: "Di Pietro ha ragione – dice il vice presidente commissione Vigilanza Rai -, il Pd deve scegliere", ma non può scegliere l’Italia dei Valori come alleato. Questo perchè non è possibile per il Partito Democratico "stringere alleanze con l’area giustizialista e massimalista del nostro Paese". Per l’esponente Pd "un centro sinistra credibile, serio e coerente e’ nell’alleanza politico e programmatica tra il Pd e l’area di centro guidata da Casini".
Anche il PdL però cerca Casini. Lo ha fatto nei giorni scorsi, con Silvio Berlusconi in persona; lo ha fatto negli ultimi mesi, con il segretario del PdL, Angelino Alfano. E continua a farlo oggi, con diversi esponenti pidiellini, fra cui c’è anche Altero Matteoli, senatore Pdl e ministro delle Infrastrutture nel precedente governo, che sottolinea: è necessario ricostituire l’asse con la Lega e recuperare l’Udc.
Insomma, a quanto pare Casini ha il coltello dalla parte del manico, con un grande potere di negoziazione, sia di qua che di là. L’Udc sceglierà il PdL, il Pd o il Terzo Polo? La sua collocazione più naturale è comunque nel centrodestra: ogni volta che Casini è andato a sinistra, i suoi elettori gli si sono rivoltati contro. E ha perso. Speriamo abbia imparato la lezione. Voi che dite?
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