Pier Luigi Bersani, oggi in Lombardia per un incontro elettorale a Como e poi a Monza, ribadisce: i problemi che si trova ad affrontare il governo Monti vengono da lontano, ovvero “da quegli otto anni di governo disastrosi" del Pdl e della Lega. Ecco perché, secondo il leader del Pd, l’ex maggioranza farebbe meglio a stare in silenzio in questo momento. "Noi possiamo dire quello che va o quello che non va. Loro devono stare zitti almeno per un giro perché ci hanno portato dove ci hanno portato. E’ vero che la crisi c’e’ per tutti", ma "l’Italia non meritava di finire agli ultimi posti".
E la Lega? Con il PdL – dice Bersani – ha tradito il Nord, ha realizzato "un colossale tradimento, si sono venduti l’anima e si sono messi con un miliardario". Così l’ideologia della Lega "si è trasformata in xenofobia e questa non è stata una strada buona. La terremo noi la bandiera dell’autonomia ma in chiave moderna, noi siamo un partito popolare non vogliamo essere una falange, vogliamo essere aperti".
Il Pd continuerà a sostenere il governo Monti, ma se fosse dipeso dal partito molte scelte sarebbero state diverse. Su esodati e Imu, per esempio, le posizioni del Pd sono diverse da quelle dell’attuale esecutivo. "Noi siamo portatori di problemi sociali – ha sottolineato – noi avremmo fatto e faremo diversamente, anche se vediamo segni di cambio di rotta rispetto al governo precedente. Alcune soluzioni nostre sono migliori di quelle adottate". "Non avremo il problema degli esodati – ha assicurato – se si fosse presa la nostra proposta. Avevamo detto: facciamo un meccanismo in uscita flessibile 62-70 anni. Chi esce prima prende meno, chi esce dopo prende di piu’ e le aziende possono accompagnare gli esodi. E’ la cosa piu’ graduale insomma, non si e’ voluto fare cosi’ e non ci e’ piaciuto".
E poi la frecciata sull’Imu: “Ora si dice che e’ e’ pesante, lo sappiamo anche noi. Avevamo proposto di renderla piu’ leggera e affiancare una tassa, un’imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari. Sono cose che avremmo fatto e che faremo".
GRILLO NON SI PERMETTA DI INSULTARE NAPOLITANO “Ieri Napolitano ha detto cose puntuali e serissime. Grillo ha risposto con insulti, non si permetta. Non si arrischi a dire cosa direbbero se tornassero i partigiani. Loro saprebbero che cosa dire dell’Uomo Qualunque. I partigiani ci hanno dato una democrazia, una Costituzione che comprende l’articolo 49, che comprende i partiti, che devono ripulirsi e riformarsi ma che sono un’ossatura della democrazia. Ho gia’ detto: dimezziamo i finanziamenti, una condizione di pulizia e attenzione. Non cederemo al qualunquismo: non per noi, ma perche’ l’Italia non puo’ crearsi un futuro cercando scorciatoie”.
LOMBARDIA HA BISOGNO DI ALTERNATIVA Bersani, che venerdì venerdi’ 27 aprile sarà a Parma per una manifestazione pubblica in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio, parla anche della Regione Lombardia: “Su Formigoni do un giudizio politico. E’ evidente che siamo all’esaurimento di una fase che sta finendo in un autocompiacimento che sfiora il delirio e mostra un distacco drammatico dalla realtà”. La Lombardia, dunque, "ha bisogno di un’alternativa". "Sento la responsabilità – ha aggiunto Bersani – che il mio partito, non da solo, si metta al servizio di un’alternativa. La Lombardia ne ha bisogno, perché questo avvitamento in un autocompiacimento ormai stucchevole e insostenibile e’ una cosa che non puo’ portare da nessuna parte".
Discussione su questo articolo