Secondo una dichiarazione della Ong Aldeas Infantiles Sos, una bambina di un anno e otto mesi, ospitata in un rifugio nella località panamense di Pueblo Nuevo, è morta a causa dello spray al peperoncino sparato dalla polizia durante gli scontri con i manifestanti nella provincia di Bocas del Toro.
Il governo del Paese centroamericano ha smentito la notizia.
Il presidente di Aldeas Infantiles, Domingo Barrios, ha dichiarato che “l’uso eccessivo e irresponsabile della forza” ha causato la morte della bambina, violando così i diritti fondamentali “alla vita, a un ambiente sicuro e alla protezione che lo Stato deve garantire”.
A questo proposito, il direttore della Polizia Nazionale, Jaime Fernández, ha affermato che non si sono verificati scontri in quella zona, né tantomeno denunce.
Intanto, nel rapporto quotidiano sulla situazione, il vice ministro della Pubblica sicurezza Luis Felipe Icaza ha riferito che sono state riaperte 40 vie di comunicazione che erano bloccate dai manifestanti. Tuttavia, ha aggiunto, cinque punti rimangono chiusi a Chiriquí Grande e una chiusura parziale è ancora in vigore nella zona di Almirante.
Il funzionario ha ribadito che continuano le manovre di sgombero per garantire la libera circolazione e il ritorno alla normalità nelle comunità colpite. Icaza ha affermato che dalla dichiarazione dello stato di emergenza sono state arrestate 363 persone: 345 adulti e 18 minori.