Nel comprensorio turistico delle Terre di Faenza, sulle colline in provincia di Ravenna, il buongusto è di casa e nel corso dell’estate sono numerose le feste, le sagre e gli eventi dedicati alle prelibatezze enogastronomiche locali, alcune delle quali assolutamente uniche nel panorama nazionale, come il prelibato e gustoso Scalogno IGP di Romagna.
La Fiera dello Scalogno IGP di Romagna prenderà vita dal 18 al 21 luglio nel centro storico di Riolo Terme, all’ombra dell’ imponente Rocca Sforzesca.
Nelle vie centrali del paese ci sarà la mostra mercato dello Scalogno di Romagna dove, per tutte e quattro le giornate, saranno presenti i produttori di questa prelibatezza. I ristoratori del paese non mancheranno di proporre pietanze a base di Scalogno mentre al Parco Pertini ci sarà lo stand gastronomico della Pro Loco tutto dedicato al piccolo bulbo, con ricchi menù a tema. Si potranno gustare: fiori di cipolline e salsa di scalogno, tagliolini allo scalogno, polenta al ragù di scalogno, fiorentina di struzzo con tartare allo scalogno, salsiccia di castrato allo scalogno, frittate di scalogno, per citare solo alcune delle pietanze. E poi tutte le sere: musica, spettacoli e intrattenimento.
Lo scalogno (Allium Ascalonicum), che non è un aglio né una cipolla, è un piccolo bulbo che appartiene sempre della famiglia delle Liliacee. Dal colore bianco violaceo è avvolto da una pellicola esterna di diverso colore, dal ramato al rossastro.
Molteplici sono gli usi dello Scalogno di Romagna in cucina dove è capace di donare ai cibi un sapore che ne esalta il gusto. Le foglie, raccolte ancora verdi e tagliate finemente, sono ottime per insaporire le insalate (pomodoro, lattuga, cicoria, patate lessate, ecc…). I bulbi freschi ripuliti dalla loro pellicola esterna si tagliano a fettine per aromatizzare le pietanze, conferendo a queste un sapore leggermente piccante. Inoltre con i bulbi, sempre finemente tagliati, cubetti di prosciutto e pomodoro fresco si prepara un gustoso ragù. Lo scalogno è ottimo anche come contorno delle pietanze nelle versioni sottolio e sottaceto.
Da sempre coltivato in Romagna, la Pro Loco di Riolo Terme nel 1992 decise di organizzare una festa ad hoc per promuovere questo prodotto tipico della tradizione locale, che nel 1997 ha anche ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta).
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