Un risultato inaspettato e scottante. Per la Ducati il Gran Premio d’Italia non e’ la festa che ci si aspettava di fare. C’e’ una Desmosedici in prima fila, ma e’ quella sbagliata. Lo spagnolo Hector Barbera, il pilota che non piace a Valentino Rossi e a qualcun altro, perche’ sfrutta le scie in qualifica per fare i suoi tempi, si prende in Italia le attenzioni che forse il team ufficiale di Borgo Panigale voleva per se con uno dei migliori risultati della stagione per la Ducati.
E’ la seconda volta, dopo il Gp di Spagna a Jerez che una Desmosedici e’ in prima fila, ma quella volta fu con Hayden. La moto clienti, quindi funziona e va anche forte. Barbera, e’ davanti alle Desmosedici ufficiali, al Mugello, poi, che e’ anche la pista test di Ducati. E pensare che Hayden e Rossi hanno provato solo un mese fa, proprio in vista della gara di domani. Il risultato delle prove ufficiali, suona come una beffa interna, subita anche nel momento in cui i vertici dell’Audi sono in ‘pista’.
Insomma, la questione delle prove ufficiali in casa Ducati e’ impegnativa. "Barbera – ha detto Rossi – utilizza un telaio che ho usato a Valencia l’anno scorso con il quale sono arrivato sesto e con un certo distacco. Credo, non ci sia tanta differenza tra le due moto anche perche’ Hayden non e’ molto lontano da lui". Rimane il fatto che i due colleghi di Rossi sono uno in prima fila e uno in seconda, mentre Valentino scattera’ dalla quarta fila, che e’ certamente un altro panorama. "Non sono riuscito a sfruttare al meglio la gomma morbida per fare il tempo – ha detto Rossi – gli altri riescono a fare meglio con questa gomma, mentre con me non va bene".
Essere il miglior pilota di moto in attivita’ e non avere i risultati che ci si aspetta e’ comunque frustrante. "Siamo andati male – ha ammesso Valentino – e questo continua ad essere deludente, soprattutto qui. Il Mugello e’ una pista particolare per i risultati che ho ottenuto e per i tifosi che vengono. Sono sicuro che per il futuro, non serva ripartire da un foglio bianco, ma risolvere i problemi della moto. Perche’ non si riesca a farlo quello non lo so". Il casco celebrativo di Rossi, cita la frase di Gianni Morandi al Festival di Sanremo del 2011, un "Restiamo uniti" che per Rossi e’ un messaggio trasversale.
"E’ rivolto a tutti quelli che lavorano con me, alla Ducati e ai tifosi – ha detto Rossi – e’ un momento difficile e dobbiamo stare uniti". Mentre Valentino e’ sempre piu’ in balia del deficit tecnico della Desmosedici nei confronti sia dei colleghi con la Ducati, che con gli avversari con le moto giapponesi, gongola Hector Barbera. "Se ieri qualcuno mi avesse detto che avrei fatto la prima fila – ha detto il pilota spagnolo del Team Pramac – non ci avrei creduto, ma la cosa piu’ importante e’ che oggi mi sono divertito a guidare la mia Ducati. Il mio ritmo e’ buono e sono certo di avere un buon passo di gara".
E se Barbera sorride, davanti a lui, e’ decisamente nero Lorenzo. Lo spagnolo, in lotta per la conquista del mondiale, ha dovuto abbandonare l’idea di fare la pole, lasciata a Dani Pedrosa, per un problema elettronico che ha fatto ammutolire la sua M1 all’uscita della Bucine costringendolo al rientro nei box. Lorenzo, che ha dovuto rinunciare ad uno dei suoi motori per l’incidente in partenza ad Assen con Bautista, e’ preoccupato di arrivare alla fine della stagione, a giocarsi il mondiale con Stoner al massimo delle possibilita’ tecniche, anche perche’ per ora i piloti della Honda non hanno mai avuto problemi di questo tipo.
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