E’ la consacrazione di Asterix: il celebre fumetto del gallo anti-romano creato dal genio di due autori, il disegnatore di origine italiana, Albert Uderzo, 86 anni, e Rene’ Goscinny, autore dei testi, scomparso nel 1977, fa il suo ingresso trionfale tra le collezioni della Biblioteca nazionale di Francia (Bnf), tempio del patrimonio letterario francese, grazie a un’esposizione che si apre domani. L’occasione di mostrare, tra l’altro, le 120 tavole originali dei due primi album e dell’ultimo realizzati con Goscinny (Asterix il gallico, Asterix e il falcetto d’oro, Asterix e i belgi) che sono stati donati da Uderzo alla Bnf nel 2011, oltre a manoscritti originali, foto, schizzi, costumi, film, giochi. E poi gli album, gli adattamenti al cinema, il materiale pubblicitario, le copertine di stampa: Asterix e’ diventato un fenomeno mondiale, venduto in 352.000 copie e tradotto in 111 tra lingue e dialetti. C’e’ anche la ricostruzione del villaggio gallico e dello studio di Goscinny con le opere che l’hanno ispirato per la sceneggiatura e il tavolo da lavoro di Uderzo.
"La mostra si sviluppa in quattro sezioni – spiega la curatrice, Carine Picaud -. Si vuole mostrare che Asterix e’ nato da due geni del fumetto, uniti da una profonda amicizia, e che erano estremamente complici e complementari pur essendo molto diversi. Si aveva l’impressione che l’uno indovinasse sempre quello che avrebbe fatto o pensato l’altro". Il percorso comincia con la presentazione degli autori, il loro percorso, le influenze comuni, dal cinema ai comics, il fascino per l’America e Walt Disney, e la volonta’ di ripensare i fumetti per bambini con un humour piu’ elaborato e istruttivo. Il primo lavoro insieme e’ ‘Jehan Pistolet’ (1952), una storia di corsari del XVIII secolo. L’avventura di Asterix comincia nel 1959: in mostra ci sono i primi schizzi originali dei personaggi e i documenti che testimoniano l’atto di nascita del piccolo personaggio dal grande naso rotondo e i baffi biondi, il carattere intrepido e l’immancabile elmetto alato. "Questa mostra e’ una formidabile opportunita’ – dice Uderzo al quotidiano Le Figaro -. E’ la conseguenza di una donazione eccezionale che ho fatto alla Bnf di oltre cento tavole originali. Asterix entra cosi’ a fare parte delle prestigiose collezioni della Biblioteca nazionale ed e’ una buona notizia. Soprattutto perche’ per anni il fumetto e’ stato considerato un genere di seconda classe". Intanto c’e’ grande attesa per l’uscita, il 24 ottobre in 15 Paesi, del 35/o album intitolato ‘Asterix chez les Pictes" ambientato in Scozia, il primo firmato dai due giovani autori francesi, Didier Conrad e Jean-Yves Ferri, a cui Uderzo ha affidato l’eredita’ del suo fumetto. "Non mi pento assolutamente della mia scelta – osserva -. Ferri e’ adorabile, la sua storia mi ha entusiasmato. Conrad e’ riuscito a fare un super lavoro in soli otto mesi. E’ una buona storia altrimenti non avrei permesso che venisse pubblicata. Non voglio uccidere Asterix! E so che il loro secondo episodio sara’ ancora migliore".
Discussione su questo articolo