Al suo terzo giorno, Milano Uomo mette tutti in riga: verticali, orizzontali, stampate, gommate o ricamate, le linee sono protagoniste delle collezioni per la prossima estate. Piu’ grafiche e virili che nostalgiche di un tempo in cui ‘vestivamo alla marinara’, le righe segnalano anche una certa voglia di rigore. Disciplinate come scolaretti in fila, assertive come una parata militare, ma anche colorate e scanzonate all’occasione. Da Emporio Armani si capisce subito che la riga non e’ solo una questione di stile.
I grafismi che caratterizzano camicie e abiti, infatti, non servono solo a "dare un colpo vivo al nero, qualcosa di forte – ha spiegato lo stilista – dopo anni di melange, di fiori ed etnia", ma esprimono la necessita’ di "tornare a una pulizia forte, non sottotono, quella di cui abbiamo bisogno". E questo – ha sottolineato Armani – "vuol dire avere un concetto piu’ netto dei rapporti, non ricorrere ai sotterfugi".
Piazzata in orizzontale, stampata o placcata in gomma, la riga passa dai caban ai piccoli giubbotti con la manica a raglan, dagli abiti alle camicie da sera portate con gli shorts. Anche l’ufficiale di marina portato in scena oggi da Gucci subisce il fascino della riga, con cui tempera il suo spirito rock’n’roll. Frida Giannini ha puntato su giacche e calzoni a righe verticali decise, coraggiose, che si alternano alle accoppiate piu’ facili, in una gamma bellissima di blu e di sabbia, con tocchi di rosso e tanto bianco dappertutto, ma anche su maglie con la riga trasversale piu’ da pirata che da marinaio portate con i completi sottili, anche in bianco profilato di scuro, con i pantaloni sempre un po’ corti alla caviglia, i mocassini classici e preziosi.
Le righe tornano negli accessori, dai piccoli foulard a righe come dettaglio da filibustiere sotto le giacche impeccabili alle tracolle delle sacche in cuoio naturale o in vacchetta sfoderata. Ancora righe da Canali, dove Andrea Pompilio da’ un’aria piu’ disinvolta all’uomo raffinato cui si rivolge il marchio, mandando in passerella giacche a quadretti o a righe orizzontali, portate con i pantaloni dal risvolto alto 8 cm che poggia sulla caviglia, a loro volta caratterizzati da un motivo orizzontale. Fresco di debutto come direttore creativo di Tod’s, per il marchio che porta il suo nome Andrea Incontri pensa a un guardaroba essenziale, fatto di bluse, giubbini e pantaloni a grandi motivi di riquadri fatti di righe che si incrociano.
Sono piu’ vivaci, riprese da quelle delle tovaglie, le righe impresse sugli abiti sartoriali dal taglio morbido e sulle giacche doppio petto di Etro. Piu’ colorate quelle del pull millerighe di Fendi, portato con il pantalone che sembra di jeans e invece e’ di pelle stampata, gommata, impermeabilizzata. Poche righe e molto rigore, invece, da Port’s 1961, dove tutto e’ preciso, con i capispalla dalle linee squadrate abbinati a pantaloni ampi e leggeri e camicie a pannello in cotone bianco. Tutt’altra musica da Diesel Black Gold, dove comunque la vena rock del marchio e’ temperata da una certa aria militare, quella delle giacche di cotone con spalline e bottoni metallici, portate con i pull a V stretti stretti e i pantaloni di velluto. Piu’ che sulle righe, invece, Alessandro Dell’Acqua per la sua linea N21 scommette sui quadretti del cotone vichy, anche abbinato al pizzo e al sangallo.
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