MiIl momento piu’ nero per Mihajlovic. Doveva vincerle tutte per convincere il presidente Berlusconi a confermarlo sulla panchina del Milan ma sono bastate due brutte partite, contro Sassuolo e Chievo, per far venire a galla tutte le incomprensioni che due mesi di risultati positivi avevano saputo nascondere. Berlusconi e’ arrabbiato e si e’ fatto sentire. Oggi Mihajlovic ha avuto un confronto intenso con la squadra negli spogliatoi e un contatto telefonico, altrettanto crudo, con Adriano Galliani. La stagione non e’ finita, ha voluto sottolineare l’allenatore serbo: c’e’ da vincere la Coppa Italia che porterebbe in bacheca il primo trofeo dopo cinque anni, il 29/o nei 30 anni di presidenza Berlusconi. Una magra soddisfazione per chi e’ abituato a trionfare in Europa e aveva fissato come obiettivo della stagione il ritorno in Champions.
Bisogna ritrovare in fretta certezze, risultati e compattezza: il Milan ha conquistato un solo punto nelle ultime due gare e ha visto scappare la Roma ormai lontana undici lunghezze. C’e’ da recuperare la serenita’. Il momento e’ difficile e delicato. Mihajlovic e’ sempre piu’ solo. Dopo il deludente pari contro il Chievo, l’ambiente rossonero e’ una polveriera.
La gara con il Chievo ha registrato l’ennesima bocciatura di Balotelli, nemmeno sceso in campo nonostante le difficolta’ realizzative della squadra. Mihajlovic pero’ non cede: come lupo solitario vuole portare il Milan fuori da questa tempesta.
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