La qualità della vita di un paese la si misura in tanti modi e uno dei più influenti e determinanti è quello relativo alla Sicurezza. Una città è sicura quando il territorio è sorvegliato, quando si vedono agenti agli angoli delle strade, come avviene ad esempio a New York. Una città è sicura quando non è necessario spendere migliaia di euro per porte blindate, inferriate alle finestre, sistemi di allarme, impianti di videosorveglianza con telecamere. Una città è sicura quando puoi lasciare uscire tua figlia la sera e rimanertene a casa senza preoccupazioni. Una città è sicura quando non succede mai che scippino un anziano davanti all’ufficio postale o aggrediscano un ragazzino per rubargli il telefono.
Sono tanti gli elementi che possono alzare o abbassare la percezione di sicurezza dei cittadini, ma i giornali ci riportano notizie di cronaca nera sempre più frequenti, episodi sempre più violenti, sempre più numerosi.
Ci dicono che non ci sono uomini, non ci sono fondi per colpa della crisi. In Italia abbiamo, correggetemi se sbaglio qualche cifra, 95.000 poliziotti, 105.000 carabinieri, 60.000 uomini della guardia di finanza e anche oltre 7.000 forestali. Aggiungiamo a questi gli agenti di polizia municipale che, nella mia città, Parma, credo siano più di 200. Premesso che buona parte del personale è impiegato in mansioni impiegatizie ed è naturalmente accettabile; abbiamo in ogni caso, facendo i conti della serva, 2200 agenti addetti per ogni provincia italiana. A questi vanno aggiunti i vigili urbani di tutti gli oltre 8000 Comuni. Non ho considerato per nulla i finanzieri e i forestali.
La mia banale e semplice riflessione è questa: con 2200 agenti, io credo, ci deve essere la possibilità di proteggere tutto il territorio di tutti i quartieri della nazione. E’ naturale che la concentrazione deve essere programmata iniziando dalle zone più a rischio, ma il modo c’è. Ci sono i turni di ferie? Okay. Ci sono le malattie? Okay. Ci sono i turni di notte? Okay. Ci sono però, sempre, più di 2200 uomini che in ogni città sono a disposizione per proteggere la popolazione.
Concludo sottolineando che, con i doverosi tagli alla spesa pubblica superflua, il governo dovrebbe munire queste persone di automezzi e necessità varie per svolgere al meglio la loro ammirevole e indispensabile “missione”. Un’occhiatina io la darei a quanto spendiamo per le partite di calcio in termini di agenti di polizia e carabinieri. Darei anche un giudizio negativo ai comandanti di polizia municipale che danno priorità a sanzionare i divieti di sosta, quando sotto al loro naso ci sono gli spacciatori di droga in pieno giorno e in pieno centro cittadino.
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