Clemente Mastella, sindaco di Benevento, è intervenuto su Radio Cusano Campus. Nelle grandi città che presto andranno al voto i partiti hanno grosse difficoltà a trovare i candidati sindaci: “Un sindaco incontra tantissime difficoltà, situazioni che come parlamentare non vedi mai perché sei sempre mediato – ha affermato Mastella -. Oggi il parlamentare finisce per essere in una dimensione molto burocratica, tant’è vero che il parlamento ha perso ogni tipo di potere reale. La sfida è sul piano personale, ma anche sulla capacità di fare, in relazione alla propria comunità. Il sindaco dovrebbe diventare come negli Stati Uniti, con il potere di decidere veramente”.
Sulle elezioni a Roma. “Non capisco la scelta del Pd di fare le primarie a Roma. Se già hai stabilito chi vince le primarie, che senso ha fare le primarie? E’ una finzione. A quel punto candida Gualtieri e non fare le primarie. I 5 Stelle continuano ad essere ondivaghi, sono di destra e di sinistra, l’infinito e l’abisso, la morte e la vita, è difficile fare alleanze con loro. A Conte avrei consigliato di fare una cosa diversa, non di andarsi a chiudere in un Movimento con un elevato che sta sopra di lui e che a un certo punto può dirgli di farsi da parte”.
Sul futuro del governo Draghi. “Il PD ha bisogno di recuperare tempo e quindi spera di arrivare fino al 2023. Il centrodestra invece vuole andare a votare, Salvini ci vuole andare il prima possibile perché la Meloni sta per superarlo e se arrivasse prima alle elezioni farebbe lei il premier. L’Europa spingerà perché Draghi resti al governo per terminare i lavori del Recovery, vedo più la Cartabia come presidente della Repubblica”.