La storia infinita dei maro’ trattenuti in India da 624 giorni torna in primo piano nel giorno della festa delle Forze Armate senza grandi novita’, ma con l’assicurazione della continuita’ dell’impegno da parte di Giorgio Napolitano, la convinzione di Emma Bonino che qualcosa si stia muovendo e la determinazione di Mario Mauro a farli tornare a casa con onore.
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in videoconferenza da New Delhi, fermi e seri, ricordano – a se stessi prima di tutto – che ci saranno ancora da affrontare "periodi duri". Consapevoli, non potendo fare altro, di "quanta strada il governo deve fare per raggiungere il traguardo" di farli "tornare a casa".
Il presidente della Repubblica, nell’intervento per il 4 novembre, non nasconde l’"odissea" dei fucilieri italiani ma ci tiene a ricordare che "non cessiamo di operare tenacemente per riportarli a casa". E’ "fiduciosa" la titolare della Farnesina che ritiene che "alcune cose si stiano muovendo", ma non tralascia, ancora una volta, di ribadire che il "dossier ereditato" ha "grandi complessità" e "grandi contraddizioni". Sulla stessa lunghezza d’onda, Bonino sottolinea che il governo "finalmente parla con una voce".
Anche il ministro della Difesa Mauro rileva la "forza e determinazione" del lavoro perche’ i maro’ tornino "a casa con onore" e mette l’accento sui "sacrifici dei loro familiari". All’ondata di rassicurazioni si unisce l’inviato speciale del governo per la vicenda, Staffan de Mistura, perche’ non si dimentichi che il lavoro "e’ costante, determinato e pressante anche quando avviene con discrezione e senza rumore". Affermazioni che non convincono Ignazio La Russa che chiama in causa l’"assenza di un vero impegno di tutto il sistema Italia" e una questione della "dignita’ nazionale.
Insoddisfatta e insofferente anche la ‘comunità’ dei sostenitori dei maro’ che stasera si e’ data appuntamento per una ‘Tweet storm’, una tempesta di tweet per chiedere il rientro di Latore e Girone che "l’Italia ha dimenticato ma noi non lo faremo". "Maro’", "italiaalzalavoce", "liberisubito" e "nondimentichiamoli" sono gli hashtag della rivolta web.
Intanto è di qualche ora fa la notizia che Latorre ha un’infezione intestinale, forse contratta nel carcere di Kochi, e per la quale potrebbe essere necessario un intervento chirurgico, magari in Italia. Forse la possibilità più concreta di tornare rapidamente, almeno per lui, passa da qui.
Discussione su questo articolo