L’euro e’ entrato definitivamente in vigore il 1 gennaio 2002. In Germania c’era il governo del socialdemocratico Gerhard Schroder, in Italia quello di Silvio Berlusconi. L’euro dava ai Paesi europei grandi opportunita’, un grande mercato e la stabilita’ monetaria. Ovviamente, ciascun Paese doveva fare la propria parte. Schroder tratto’ con i sindacati su mercato del lavoro, sanita’ e pensioni e si lancio’ alla conquista dei mercati emergenti. Oggi la Merkel, che ha preso il posto di Schroder, sta raccogliendo i frutti di una operazione politica risalente a 10 anni fa. Il governo Berlusconi, che pure aveva una maggioranza di 150 parlamentari e duro’ 5 anni, non fece nulla di cio’ che aveva fatto il suo omologo tedesco. Oggi Berlusconi sta raccogliendo i frutti della sua inazione e di quella del suo governo di allora, ad iniziare dal ministro Tremonti, bravo fiscalista, non di piu’. Eppure, gli elettori italiani, all’epoca, diedero a Berlusconi una fiducia che mai avevano accordato ai governi della cosiddetta prima repubblica: una maggioranza piu’ che consistente e cinque anni ininterrotti di governo. Non e’ stato, quindi l’euro la causa dei nostri mali attuali ma l’incapacita’ di chi non approfitto’ di una occasione storica per portare l’Italia fuori dalla palude nella quale continua ad affondare.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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