Gian Roberto Casaleggio, il guru del Movimento 5 Stelle, sul blog di Beppe Grillo lancia la sua profezia: la fine dei giornali è vicina, è solo questione di tempo. Entro il 2020, afferma, spariranno tutti.
“La fine dei giornali – scrive Casaleggio – e’ una delle cose piu’ prevedibili del nostro futuro. Si tratta solo di stabilire la data del decesso che da Stato a Stato varia tra i 5 e i 10 anni. Ma in Italia come avverrà? Per stabilirlo sono state prese in esame alcune variabili, la prima e’ la diffusione cartacea, la seconda gli abbonamenti digitali, la terza i finanziamenti pubblici diretti e indiretti ai giornali che sono stati quindi divisi in tre blocchi con rischio alto (chiusura nei prossimi due anni), medio (quattro anni), basso (sei anni). Se un quotidiano ha una larga diffusione potra’ resistere piu’ a lungo, lo stesso avverra’ se le sue politiche di ricavi sul digitale come gli abbonamenti avranno successo, chi vivra’ di carita’ dello Stato, in particolare i giornali di partito o assimilabili con tiratura limitata, avranno poche o nulle speranze di sopravvivenza (saranno comprati o chiuderanno i battenti) come e’ avvenuto per l’Unita’".
La “morte dei giornali” dunque sarebbe vicina. Secondo il guru del movimento 5 stelle abbiamo tre blocchi, come riportato "anche nella figura dell’iceberg" che accompagna il post. "Alto rischio (estinzione dal 2015): Il Foglio, Europa, La Padania, Il Secolo d’Italia. Medio rischio (estinzione dal 2017): ll Fatto Quotidiano, Italia Oggi, Libero, Il Mattino, Il Centro. Basso rischio (estinzione dal 2018): La Gazzetta dello Sport, Il Sole24 Ore, Corriere della Sera, Repubblica".
Alla fine del post, pero’, spunta un’esile speranza: "Le politiche di sviluppo della diffusione cartacea unite al digitale – dice ancora Casaleggio – potranno essere la ciambella di salvataggio per la stampa che, in ogni caso, deve partire da una diffusione importante, se possibile internazionale, e con l’accesso a investimenti per il futuro. Tagliare i costi o concentrare le testate serve solo ad accelerare la fine".
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