Sono stati accolti al grido di "vergogna" e "assassini", il premier Enrico Letta, il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il commissario europeo per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, che stamani sono atterrati a Lampedusa per una visita nell’isola dove si è consumata la tragedia in cui sono morti quasi 300 migranti dopo che un barcone è affondato. La contestazione ha visto coinvolto comunque un piccolo gruppo di lampedusani.
LETTA: CI SCUSIAMO PER INADEMPIENZE Tutte le decisioni che saranno prese dallo Stato italiano in seguito alla tragedia di Lampedusa e la visita di oggi sono "decisioni che stanno in una logica di compartecipazione di una tragedia immane. Le parole dette alle persone incontrate in questi giorni sono parole di scuse per le inadempienze dello Stato", ha detto Letta.
LA CONFERENZA STAMPA Sull’isola dopo l’omaggio reso nell’hangar trasformato in obitorio che ospita le bare delle quasi 300 vittime accertate finora, c’è stato l’incontro con le istituzioni, fra cui la sindaca lampedusana a Giusy Nicolini, e la visita nel centro di accoglienza. Poi Barroso, Letta, Malmstrom e Alfano hanno tenuto una conferenza stampa.
LETTA: BOSSI-FINI? CI CONFRONTEREMO Sul reato di clandestinità previsto dalla attuale normativa il premier ha annunciato che ci sarà un confronto fra le forze politiche. "La modifica della Bossi-Fini è opportuna?- ha detto Letta – Noi abbiamo già fatto scelte politiche importanti che accomunano le forze del governo, che in passato avevano posizioni diverse. Le scelte comuni su integrazione sono la base di un nuovo metodo per affrontare anche le altre cose, compresi i temi Delle vecchie norme Turco-Napolitano e Bossi-Fini". E riguardo all’incriminazione dei superstiti sempre per il reato di clandestinità, Letta ha espresso sdegno: "Quando ho sentito questa notizia- ha affermato il premier – da capo del governo ho provato un senso di profonda vergogna. Le leggi vanno applicate, però quello che accade qui è una vicenda di grandissimo dramma umano. Io sono perché si affronti passo passo queste vicende per trovare soluzioni migliori in parlamento e nel governo, ma non è questo il tema della visita di oggi". Ma il ministro dell’Interno e vicepremier Alfano mette qualche paletto sulla possibilità di revisione della legge in vigore. "Una modifica della Bossi- Fini? Se servisse a evitare le tragedie del mare sarebbe da fare, ma temo non sia la soluzione", ha detto il vicepremier Alfano durante la conferenza stampa a Lampedusa.
FUNERALI DI STATO Per i migranti vittime del naufragio sarà fatto un "funerale di Stato", ha annunciato il premier Letta.
BARROSO: EUROPA STA CON ITALIA E LAMPEDUSA "L’Europa sta con Lampedusa e l’Italia, il problema deve essere percepito come un problema dell’Europa, tutti possiamo reagire in modo piu adeguato. L’Europa non deve girarsi dall’ altra parte quando le barche stanno affondando", ha detto poi il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso alla conferenza stampa. "La Commissione farà quanto possibile, negli ultimi anni ha già preso delle iniziative ma la tragedia di questi giorni dimostra che è necessario accelerare", ha aggiunto. "Alcuni anni fa – ha spiegato Barroso – non c’era nulla per fronteggiare queste emergenze, ma serve una migliore coordinazione fra gli Stati membri. Si possono ottenere dei risultati solo in questo modo".
BARROSO: 30 MLN IN PIU’ DA UE PER EMERGENZA "Oggi saranno stanziati 30 milioni di euro aggiuntivi per l’Italia, ma dobbiamo fare di più con i Paesi membri", ha poi annunciato Barroso.
ALFANO: E’ PUNTO DI SVOLTA POLITICHE UE "Spero che questa visita sia un punto di svolta nelle politiche europee e nazionali. Mai ho sentito l’Europa così vicina come ieri e oggi, ieri in Lussemburgo ho visto non solo solidarizzare a parole, ma anche dire che Lampedusa è la porta dell’ Europa. E questo è una svolta per affermare che questa è la frontiera dell’Europa", ha detto Alfano. "Alla task force europea non hanno solo aderito i Paesi dell’area del Mediterraneo ma anche del nord, non voglio dire che siamo sulla strada, troppo generico, Oggi un ma un passo sarà fatto sul diritto di asilo e una migliore accoglienza, e un altro passo sarà fatto verso i Lampedusani cui va la nostra gratitudine come verso altre comunità siciliane e agrigentine che hanno accettato le bare nei loro cimiteri. A loro dovremo restituire parte del danno che subiscono. Dagli Stati membri deve venire lo sforzo principale, dobbiamo fare pressione a livello intergovernativo, mentre a livello italiano l’esecutivo intende assumere misure compensative urgenti", ha aggiunto Alfano.
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