Da voto a voto: Cgie e Comites attendono ormai da anni di essere rinnovati e al Parlamento arriverà il parere positivo (non vincolante) a patto che venga rispettata la scadenza del 2014 e si mettano a disposizione il maggior numero di seggi possibili. Nessuna obiezione al voto elettronico, se in giusta proporzione con il voto ai seggi e per corrispondenza e con la predisposizione di un organo di controllo all’interno del ministero per avere una convalida delle procedure di sicurezza e segretezza del voto telematico; pensare a un "piano B" nel caso in cui i seggi nei consolati, per motivi non dipendenti dal ministero, non fossero agibili.
Il presidente della VII commissione Nuove migrazioni e generazioni, Carlo Erio, si è augurato tra l’altro "che il Cgie e i Comites tornino a dare a quei 700 giovani l’opportunità di partecipare con i rinnovi, e invitandone magari uno per nazione al prossimo Cgie".
Ecco dunque le richieste del Cgie che saranno incluse nel parere non vincolante al Parlamento, in relazione al rinnovo dei Comites: rispettare la scadenza del 2014 per il rinnovo dei Comites; avere a disposizione il maggior numero di seggi possibili; nessuna obiezione al voto elettronico, se in giusta proporzione con il voto ai seggi e per corrispondenza; avere un organo di controllo all’interno del ministero per avere una convalida delle procedure di sicurezza e segretezza del voto telematico; pensare a un ‘piano B’ nel caso in cui i seggi nei consolati, per motivi non dipendenti dal ministero, non fossero agibili.
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