Il MAIE – Movimento associativo degli italiani all’estero – sbarca in Centro America. A pochi giorni dalla nomina di Ricky Filosa a Coordinatore del movimento in America Centrale, sono già tanti i connazionali che si sono sentiti coinvolti e che hanno mostrato il proprio interesse per l’iniziativa.
"Gli italiani residenti nei Paesi del Centro America stanno accogliendo il progetto del Maie con grande entusiasmo", dichiara Filosa, "perchè capiscono che per difendere gli interessi degli italiani nel mondo c’e’ bisogno di un movimento indipendente, ad essi dedicato, che non guardi in faccia nessuno quando si tratta di temi che riguardano da vicino gli italiani all’estero. Durante questi primi giorni sono cominciati i contatti in Messico, in Repubblica Dominicana e in Costa Rica. Proprio a Santo Domingo, dove sono residente ormai da 15 anni, la risposta è stata ancora più forte. Presto verranno ufficializzate delle nomine, per cominciare a creare anche in Centro America una squadra efficiente e compatta, che sotto il simbolo del Maie cominci a diffondere la visione politica del movimento, tutto dedicato agli italiani che vivono oltre i confini dello Stivale".
"Fra i temi che più interessano gli italiani del Centro America il più sentito è il rapporto con le istituzioni diplomatiche italiane e con gli organi di rappresentanza degli italiani all’estero: ambasciate, consolati, Comites e rappresentanti Cgie non sempre forniscono un adeguato servizio ai connazionali. Non si tratta solo di poche risorse a disposizione: il più delle volte i concittadini lamentano poca cortesia, poca sensibilità, in generale poca attenzione nei loro confronti. Anche su questo, come MAIE ci impegneremo nel chiedere alle varie istituzioni un trattamento più consono verso i connazionali".
"La comunità del Centro America si e’ fino ad oggi sentita abbandonata, trascurata, e anche per questo c’e’ tanta delusione. Ma e’ necessario – continua il coordinatore MAIE – vincere questo sentimento di rassegnazione e ritrovare la forza per lottare tutti insieme perchè arrivi fino a Roma un messaggio semplice e chiaro: noi italiani dell’America Centrale ci siamo, non siamo meno organizzati degli italiani residenti nel resto del mondo, abbiamo contribuito alla crescita e allo sviluppo di questi Paesi, abbiamo le nostre idee e le nostre esigenze. Forse siamo pochi rispetto ai numeri dell’Argentina, della Germania, degli Stati Uniti, ma non per questo da non considerare alla stregua degli altri: vogliamo contare di più a Roma, nelle sedi istituzionali che prendono le decisioni, e ci impegneremo per ottenere ascolto e risposte".
Filosa, che negli ultimi anni e’ spesso a Roma per lavoro, e che va e viene dalla Repubblica Dominicana all’Italia, e’ convinto che il fatto di poter essere a contatto diretto con coloro che in Italia si occupano della politica relativa agli italiani all’estero possa essere un vantaggio per tutta la comunità italiana del Centro America: "Il fatto di spostarmi spesso fra Santo Domingo, città che considero la mia vera casa, e Roma, dove pur essendo italiano al cento per cento mi sento più un turista che altro, è per il MAIE del Centro America un valore aggiunto: riesco in questo modo ad essere quell’anello di congiunzione fra il Centro America e l’Italia che forse e’ sempre mancato. Anche i nostri rappresentanti in Parlamento, infatti, quelli eletti nella nostra ripartizione elettorale, hanno sempre indirizzato le loro attenzioni più verso gli Stati Uniti e il Canada, dimenticandosi completamente di essere stati inviati a Roma anche grazie ai voti degli italiani residenti in America Centrale. Un grosso errore, a mio giudizio, che gli italiani del Centro America di certo non perdoneranno alle prossime elezioni".
In conclusione, Ricky Filosa lancia un appello alle comunita’ italiane residenti nei Paesi del Centro America: "Uniamoci sotto la stessa bandiera, quella di un movimento indipendente nato e formato da italiani residenti all’estero, in tutto il mondo. Avere il MAIE in Centro America e’ per noi una grande opportunità: il suo presidente, l’On. Ricardo Merlo, ci ha voluto dare fiducia e ha saputo cogliere il valore strategico della diretta presenza in America Centrale all’interno del progetto MAIE mondiale. Anche Merlo si e’ convinto che per troppo tempo noi italiani della Repubblica Dominicana, del Messico, del Costa Rica, del Nicaragua, del Guatemala, di Panama e di tutti gli altri Paesi del Centro America siamo stati abbandonati a noi stessi. Ebbene – conclude Filosa -, con il MAIE abbiamo la possibilità di cambiare le cose. Organizziamoci, uniti, e facciamo vedere chi siamo: insieme, si può".
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