Mirko Tremaglia "era un uomo schietto, si sapeva e capiva immediatamente come la pensava. Se dovessi scrivere una frase che lo descriva sarebbe: ‘combattente sempre, reduce mai’". Lo ha detto l’ex Presidente della Camera Luciano Violante, ricordando la figura dell’ex Ministro per gli Italiani all’Estero durante un convegno alla Camera dei deputati, introdotto da Roberto Menia, deputato Fli, con la partecipazione del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, del leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, e del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi.
Il convegno, dal titolo "Italiani. Le sfide del millennio: identità nazionale, globalizzazione, cittadinanza, emigrazione, cooperazione", organizzato per rendere omaggio alla memoria di Mirko Tremaglia, ha visto la presenza di tantissime persone che in qualche modo avevano incontrato Tremaglia o che con lui avevano avuto un rapporto di amicizia, stima e collaborazione.
"Siamo qui per vincoli di amicizia e di stima che vanno al di là delle passioni che ognuno di noi ha nella politica e nella vita", ha affermato Violante, spiegando che quella che condivideva con Tremaglia era "un’amicizia tra avversari, che si forma all’interno del Parlamento e che al di fuori non è conosciuta", ma nasce dal contatto quotidiano e dal confronto che avviene in Aula, pur sedendo su banchi che si trovano agli opposti. Secondo Violante Tremaglia "non era un uomo del governo, ma del Parlamento quale luogo dell’unità e della rappresentatività della nazione, un uomo attento alle ragioni degli altri senza per questo esserne mai subalterno, che rispettava non la gerarchia legata al comando, ma al valore, alla qualità delle singole persone".
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