Per Giulio Terzi, ministro degli Esteri, in missione nel Mediterraneo, Tunisia, Egitto e Libia sono Paesi "chiave" della Primavera araba. A Tunisi, dove il 6 gennaio scorso ha incontrato il neo primo ministro Jebali, il presidente della Repubblica Marzouki e il ministro degli Esteri Abdessalem, Terzi ha ribadito il sostegno italiano al processo di democratizzazione e al rilancio dell’economia, in particolare sul fronte dell’occupazione. Il "successo della Tunisia potrà contribuire alla stabilità dell’intera regione e rappresentare un modello da seguire per gli altri Paesi della primavera araba", ha spiegato Terzi. Il ministro ha assicurato che l’Italia, secondo partner commerciale della Tunisia dopo la Francia, "è pronta a lanciare una collaborazione in tutti i settori strategici del Paese, come l’energia, i trasporti, il turismo e lo sviluppo delle piccole e medie imprese", per le quali la cooperazione ha già finanziato nel 2011 programmi per oltre 90 milioni di euro, di cui 17,5 a dono. Dal canto suo, il ministro degli Esteri tunisino, Rafik Abdessalem, ha cercato di rassicurare gli investitori italiani garantendo che "grazie alla stabilità politica la Tunisia sta diventando più attraente" per le imprese straniere. Il 20 febbraio a Napoli Terzi e Abdelassem co-presiederanno la riunione del gruppo 5+5 per il Mediterraneo, un appuntamento che secondo Terzi "potrà essere un contributo di grande rilevanza nei processi di pacificazione nella regione".
Nel corso di questo mese, il ministro Terzi sarà anche al Cairo partner strategico dell’Italia che nel Paese nordafricano vanta una presenza politica, economica e culturale particolarmente radicata. La visita del ministro Terzi sarà l’occasione per consolidare i rapporti con il Governo egiziano e le nuove forze politiche ed approfondire, oltre alle tematiche bilaterali, anche i dossier regionali mediterranei e del Medio Oriente, per la cui stabilizzazione il ruolo dell’Egitto continua ad essere assolutamente cruciale.
Il ministro svolgerà nella regione altre due visite insieme con altri membri del Governo. Il 21 gennaio accompagnerà in particolare il primo ministro Mario Monti nella sua visita in Libia. Per la Libia, si tratta di un dossier che il ministro segue personalmente e quotidianamente con la massima attenzione. Si prosegue il lavoro interno, in raccordo con l’Ambasciata italiana a Tripoli, le altre amministrazioni e la Presidenza del Consiglio per impostare su binari di massima concretezza con i partner libici i rapporti bilaterali nei diversi settori, dall’economia, alla sicurezza, all’impegno comune nella lotta all’immigrazione illegale.
ItaliaChiamaItalia, il TUO quotidiano online preferito. Dedicato in particolare a tutti gli italiani residenti all'estero. Tutti i diritti sono riservati. Quotidiano online indipendente registrato al Tribunale di Civitavecchia, Sezione Stampa e Informazione. Reg. No. 12/07, Iscrizione al R.O.C No. 200 26
Discussione su questo articolo