"Mentre in Italia il governo Berlusconi e’ giunto al termine, mentre la situazione politica del nostro Paese richiede la massima attenzione, il deputato Guglielmo Picchi si dedica a polemiche di basso livello, inserendo nei suoi comunicati falsità sul sottoscritto, residente ad Atene ormai da una vita, iscritto all’Aire della capitale greca. Ad Atene ho la mia azienza, lì faccio la mia dichiarazione dei redditi. Sono naturalmente iscritto al Popolo della Libertà (tessera numero 126823, con rinnovo automatico ogni anno) e in continuo contatto con lo staff del nostro leader, Silvio Berlusconi. Sono anche imbarazzato a dover ricordare cose ovvie, ma è giusto mettere i puntini sulle i visto che c’è chi invece di pensare ai connazionali continua a screditarmi. E’ inoltre curioso che chi ha cercato di passare con l’Udc chieda a me se sono iscritto al PdL; allo stesso modo, è curioso che Picchi si interessi tanto alla mia candidatura, quando neppure la sua è data per scontata, a causa dei suoi tentati tradimenti". Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, che aggiunge: "Diffido Picchi dal continuare a raccontare balle e mi riservo il diritto di procedere legalmente – se queste continue bugie dovessere circolare ancora – nei suoi confronti e nei confronti di chi contribuirà a diffondere altre menzogne. Aggiungo anche che, secondo la mia opinione, non è tanto importante dove uno abbia la residenza – con la quale in ogni caso sono in regola, altrimenti non avrei potuto neppure candidarmi nel 2006, anno che mi ha visto in Parlamento, e nel 2008 -, ma dove abbia la testa: e la testa del sottoscritto è sempre fra gli italiani nel mondo, per ascoltarli, per aiutarli a capire la politica italiana, a superare le loro difficoltà. Lo faccio da sempre, qualcun altro invece si riduce all’ultimo minuto per dedicare tempo agli italiani residenti all’estero, forse perchè sente odore di elezioni".
"Lui, che parla delle residenze altrui ma vive a Roma due giorni a settimana e poi torna nella sua Firenze, continua a dimostrare di non avere a cuore l’Italia e l’interesse degli italiani; con le sue parole conferma di essere soltanto un adolescente della politica, un bambino capriccioso che, siccome sa di non aver fatto nulla in tutti questi anni a favore degli italiani all’estero che lo hanno mandato in Parlamento, si agita perche’ immagina gia’ che questa sara’ la sua ultima legislatura. Ha la coda di paglia il povero Picchi, quasi quasi mi fa pena, chiuso in un angolo, abbandonato persino da quei pochi che ancora lo seguivano e che si sono resi conto di che pasta e’ fatto questo deputato che alla prima occasione e’ stato pronto a tradire il partito e a fare il salto della quaglia, salvo poi ripensarci – pare – all’ultimo minuto. Piccolo uomo, l’On. Picchi, che vive di Facebook e pettegolezzi, che non ha neppure uno straccio di segreteria a Roma, perche’ lui con i soldi ci deve pagare il mutuo, racconta in giro. Dovranno pure arrivare le elezioni, e allora gli italiani all’estero – conclude Romagnoli – potranno avere la loro rivincita: potranno decidere, con il proprio voto, fra Picchi – che in sei anni a Roma e’ riuscito a pensare solo ai propri interessi – e chi invece ha continuato ad impegnarsi ogni giorno a favore dei connazionali".
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