Lo scorso sabato, 3 settembre, ItaliaChiamaItalia ha partecipato al Convegno su Rai Internazionale nell’ambito della Festa Pd sull’informazione a Firenze. Valeva la pena farsi tutto quel viaggio per essere lì? Sì, certamente. Il nostro quotidiano online, che si occupa con frequenza, da anni, del canale internazionale della televisione pubblica italiana, non poteva mancare.
Ciò che è successo a Firenze – gli interventi, i commenti, le dichiarazioni esclusive rilasciate a ItaliaChiamaItalia dai vari protagonisti della tavola rotonda – lo potete leggere oggi nel pezzo della nostra brava Barbara Laurenzi. Da parte mia, solo un commento: la giornata di sabato è stata di enorme importanza, nonostante il pubblico presente non fosse quello che ci si aspettava, non per qualità ma per quantità (presenti solo, verso la fine del convegno, una settantina di persone). Sentire parlare Daniele Renzoni, direttore del canale, come "persona informata sui fatti", sentirlo rispondere alle critiche e replicare alle varie osservazioni fatte dai presenti, è stato formativo. Peccato solo che il dibattito non sia stato trasmesso in diretta, almeno sul sito web di Rai Internazionale; peccato anche che Renzoni abbia ritenuto di non programmare un servizio sulla tavola rotonda da mandare in onda sul canale della tv pubblica che guarda oltre confine per il timore, secondo quanto riferiscono persone che gli hanno parlato, di ricevere delle critiche, essendo uno dei protagonisti. Sarebbe stato interessantissimo invece per gli italiani nel mondo poter assistere al convegno, poter vedere un servizio televisivo sull’evento.
Siamo andati a Firenze con la speranza di non dover ascoltare, ancora una volta, le solite chiacchiere inutili; le parole pronunciate lo scorso sabato nell’ambito della festa Pd non saranno tali, se il direttore di Rai Internazionale saprà prendere spunto dai vari suggerimenti che sono arrivati dai relatori, dai direttori di testate dedicate, dai parlamentari eletti all’estero presenti. Se Renzoni lo vorrà davvero, potrà fare bene e meglio: certo, "tutto si può sempre migliorare", ha ammesso lui stesso. Vero. Tuttavia, ci sembra che Rai Internazionale debba ancora fare qualche sforzo in più per arrivare ad un gradimento significativo da parte degli italiani nel mondo.
Un esempio per tutti, che ho portato anche durante il mio intervento al convegno: possibile che il canale italiano che guarda all’estero debba trasmettere L’Isola dei Famosi, perchè "in Italia fa audience"? Ci sembra che un prodotto televisivo di quel genere non interessi agli italiani all’estero, che più volte infatti nelle loro email ci hanno manifestato l’inutilità, per loro, di avere in palinsesto un reality show che oltre tutto è la brutta copia di un format americano. I connazionali lontano dal BelPaese si domandano anche come mai debbano vedere film americani tradotti in Italia, e non film italiani veri e propri. Ce ne sono tantissimi, perchè non li trasmettiamo?
Un’altra domanda che ci arriva da un italiano residente all’estero: perchè per una volta un convegno come quello di Firenze non viene fatto in Canada, in Argentina o in Australia, proprio in mezzo agli italiani all’estero?
Continueremo a seguire con attenzione, come sempre abbiamo fatto, il lavoro di Rai Internazionale, pronti a collaborare, eventualmente, in ogni momento, per il miglioramento del canale diretto da Renzoni.
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