Caro segretario, caro Pier Luigi,
Abbiamo seguito con grande trepidazione le notizie e gli sviluppi politici che hanno portato in rapida successione alle dimissioni del governo italiano guidato da Silvio Berlusconi. In tutto il mondo i network hanno trasmesso le immagini del crepuscolo politico italiano, i quotidiani ed i settimanali hanno ampiamente pubblicato delle retrospettive sulle vicissitudini del nostro paese negli ultimi diciassette anni, tristemente caratterizzati nel bene e nel male dalla figura del presidente del consiglio dimissionario.
Ovunque sono stati emessi sospiri di sollievo alla notizia delle dimissioni ed è diffuso il sentimento, che finalmente l’Italia potrà cambiare registro per essere recuperata al suo ruolo di grande paese, che gli viene riconosciuto, nelle istituzioni internazionali, per rinverdire l’amore verso la sua cultura, la sua storia e per riaffermare il rispetto verso i suoi cittadini.
In questo tramonto della politica é svanito il sogno debole liberista, che aveva abbagliato e coinvolto in questi ultimi lustri la nostra società, e con esso si è sciolto al sole il progetto leaderista, che vuole il potere concentrato nelle mani di una sola persona. Le difficoltà dell’oggi ci permettono di lavorare alla realizzazione di nuovi modelli per favorire una società più giusta, più equa e alla normalizzazione dei rapporti civili e civici del nostro paese per radicarlo definitivamente in un’ Europa democratica dei popoli fondata su valori diversi dalla sola bussola della moneta unica e dei mercati.
Sentiamo che questo ambizioso impegno sarà impervio ma non impossibile da realizzare; la partita per l’affermazione di regole condivise e della democrazia è affascinante, perché ci impegnerà a pensare alle modalità con cui dovrà organizzarsi la società del nuovo millennio, alla necessità di ridurre le distanze sociali, culturali ed economiche degli uomini e delle istituzioni.
Caro Pier Luigi in questo lavoro potrai contare sugli italiani all’estero, sul nostro partito in Svizzera e sulle organizzazioni sociali e associative che i nostri genitori ci hanno consegnato per tenere alta la bandiera italiana dell’umanesimo e dei diritti. Ti formuliamo i migliori auguri per vincere anche questa nuova partita sollecitandoti a lavorare per far affermare nel parlamento e nel paese il primato della Politica, quale strumento indispensabile per la ricerca del bene comune. Tutti ci sentiamo protagonisti di questa sfida, che vorremmo possa avere un esito positivo per le istituzioni repubblicane italiane, per la nostra patria per la democrazia.
Michele Schiavone
Segretario del Partito democratico in Svizzera
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