Era molto che non sentivamo pronunciare da un presidente del Consiglio italiano parole così chiare nei confronti dei milioni di italiani residenti all’estero. E’ successo oggi, alla Camera dei Deputati, durante l’intervento pronunciato dal premier Mario Monti: "Sento molto il tema degli italiani all’estero – ha sottolineato il professore bocconiano -, soprattutto nel suo significato di ricchezza del Paese".
Monti dichiara di essere stato lui stesso un italiano nel mondo per tanto tempo: "Io stesso ho avuto esperienze da italiano all’estero. Per 10 anni – racconta – ho lavorato alla commissione europea: 5 anni su designazione della presidenza Berlusconi e 5 anni su designazione della presidenza D’Alema". Non è finita qui: quello degli italiani all’estero "è un tema che nella mia memoria personale e familiare va indietro nel tempo. Sono nato a Varese, avevo un padre nato in argentina, figlio di emigranti italiani all’estero". Insomma, più di così, abituati come siamo ad essere snobbati da tutti e in ogni occasione, non potevamo chiedere.
Ieri, durante il suo intervento in Senato, Monti si era "dimenticato" degli italiani nel mondo: il sen. Raffaele Fantetti, del PdL, eletto in Europa, glielo aveva fatto notare durante il proprio intervento nell’Aula di Palazzo Madama. Oggi Monti non ha commesso lo stesso errore.
L’augurio è che il presidente Monti si ricordi degli italiani nel mondo non solo durante i suoi interventi pubblici, ma anche nello svolgimento del proprio lavoro di capo del Governo.
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