Guglielmo Picchi ha paura. Il deputato eletto all’estero nelle fila del PdL vede Futuro e Libertà che avanza nel Regno Unito, proprio in quel Paese dove Picchi è residente. Il Regno Unito, il cuore elettorale del parlamentare eletto nella ripartizione estera Europa. E’ troppo, Picchi questo non lo può sopportare. E così spara a zero contro Vincenzo Nicosia, Coordinatore Fli Regno Unito, e Vincenzo Zaccarini, esponente futurista in Gran Bretagna. "Mentono sapendo di mentire", attacca Picchi, spiegando che Fli non ha mai fatto nulla per evitare la chiusura del Consolato di Manchester. Ma Nicosia e Zaccarini, in occasione del convegno legato alla commemorazione di Mirko Tremaglia, tenutosi la scorsa settimana a Roma, hanno avvicinato il ministro degli Esteri Giulio Terzi Sant’Agata per chiedergli di non far fare la stessa fine del Consolato anche all’agenzia consolare di Manchester. Non solo: hanno invitato il titolare della Farnesina ad intervenire ad un pubblico dibattito, quando sarà a Londra, sui temi che più da vicino riguardano i connazionali. E a Picchi brucia: avrebbe voluto proporre lui a Terzi la stessa cosa.
Ciò che è accaduto è molto semplice: Guglielmo Picchi ha a che fare, per la prima volta, con una opposizione dura, all’interno del suo paese di residenza, il Regno Unito appunto. Per Picchi la Gran Bretagna "è cosa sua", nessuno se ne può occupare, nè Fli nè Massimo Romagnoli, presidente del Movimento delle Libertà, che più volte è stato a Londra in questi mesi per incontrare la comunità italiana. E questo a Picchi ha sempre dato fastidio. Però il deputato di origine toscana tace sulle visite di Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, a Londra. Chissà come mai…
Nicosia e Zaccarini hanno replicato agli "sproloqui" del deputato PdL con un intervento che potete trovare in apertura sul nostro quotidiano online. Si è fatto sentire anche Aldo Di Biagio, deputato Fli eletto nella ripartizione estera Europa e responsabile italiani nel mondo per il partito di Gianfranco Fini: “Fa sempre piacere scoprire che un deputato eletto nel Regno Unito per lo più referente della maggioranza appena deposta – quella che ha drammaticamente chiuso quasi 30 tra consolati e istituti – si sia testé svegliato e, resosi conto di quanto accaduto negli ultimi 4 anni, in odore di campagna elettorale, voglia rimettersi in carreggiata blaterando qualcosa di confuso sul consolato di Manchester. Buongiorno On. Picchi!”. Il lavoro parlamentare di Fli, sottolinea Di Biagio, è "palesemente tracciato sui portali Camera e Openpolis. E meno male, altrimenti chissà il sig. Picchi quali altre baggianate avrebbe il coraggio di dire”. "Non si capisce sinceramente cosa abbiano amabilmente fatto questi fantomatici referenti di PdL e Lega che Picchi cita tanto voracemente”. Conclude Di Biagio: "Ancora una volta la maggioranza che fu ha perso un’occasione per mostrare raziocinio: almeno, dopo la strage consolare che ha consentito, abbia la decenza di tacere". Sottoscriviamo una dopo l’altra le parole del deputato finiano.
Qui non si tratta di PdL o di Fli. Qui non si tratta, per noi, di casacca di partito. Qui c’è in gioco l’interesse degli italiani nel mondo. C’è in gioco la lealtà, l’onestà, la passione, la dedizione, il lavoro di chi pensa ai connazionali ogni giorno e di chi invece non fa altro che pensare alla propria poltrona. No, caro onorevole Picchi, non ci si può svegliare gli ultimi mesi della legislatura. Gli italiani residenti all’estero non sono mica stupidi. E siamo sicuri che alle prossime elezioni politiche, quando sarà, sapranno bene a chi dare – e a chi non dare – il proprio voto.
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