Le cronache delle primarie repubblicane negli States hanno una forte eco sull’Osservatore romano che segnala con evidenza la risalita del candidato Rick Santorum (figlio di emigranti italiani), per altro cattolico conservatore appoggiato anche dalle chiese evangeliche, che ha superato in tre Stati – Minnesota, Colorado e Missouri – il favorito Mitt Romeny, cristiano anche lui ma appartenente alla chiesa dei mormoni. L’Osservatore titola il servizio: ‘Il Santorum che non ti aspetti’.
‘Il Rick Santorum che non ti aspetti – scrive l’Osservatore – batte tre a zero Mitt Romney, provoca un piccolo terremoto politico e riapre prepotentemente la partita della nomination repubblicana. Con scarti vicino al 30 per cento l’ex senatore della Pennsylvania conquista il Minnesota e il Missouri. E vince anche in Colorado, facendo suo un martedi’ elettorale, ribattezzato Mini-Super Tuesday’. ‘Risultati che mostrano in modo eclatante – sottolinea il giornale vaticano – le enormi difficolta’ di Romney, ex governatore del Massachusetts, a farsi accettare dall’America profonda del Midwest. I numeri parlano chiaro. Minnesota: primo Santorum con il 45 per cento, Romney solo terzo con uno striminzito 16,9, superato perfino da Ron Paul con il 27 per cento. Stessa storia in Missouri dove Santorum trionfa con il 55 per cento, secondo Romney con meno della meta’ dei voti, fermo al 25 per cento. Male anche nel Colorado’.
Quindi si legge: ‘Al termine di uno scrutinio al cardiopalma, dopo ore di testa a testa, Santorum prende il largo e vince sfondando quota 40 per cento. Secondo Romney, con il 35’. ‘A questo punto – prosegue il giornale della Santa Sede – e’ Santorum a guidare la corsa, avendo vinto in quattro Stati (Iowa, e i tre di ieri). Romney si trova a inseguire con tre vittorie (New Hampshire, Florida e Nevada). Terzo, con solo una affermazione, in South Carolina, Newt Gingrich. Cosi’, ora tutti gli osservatori guardano al Super Tuesday, quello vero, che si terra’ il 6 marzo’. ‘Quella notte – si spiega -si votera’ in dieci Stati, e sono in lizza 476 delegati. Sara’ l’occasione per rivedere in corsa l’ex speaker, il grande assente di ieri, visto che si votera’ in alcuni Stati del Sud. Ma soprattutto si capira’ sino a che punto Mitt Romney sara’ in grado di recuperare terreno su Santorum e rilanciarsi in questa sfida che rimane all’insegna dell’incertezza’.
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