I Comites d’Australia, riuniti a Canberra in occasione della riunione annuale di coordinamento consolare, alla presenza dei consiglieri CGIE, dell’Ambasciatore, dei Consoli e dell’On. Marco Fedi, propongono una serie di valutazioni sui temi dell’agenda politica per gli italiani nel mondo.
La rete consolare La decisione di procedere alla chiusura di altre sedi consolari nel mondo, tra le quali Adelaide e Brisbane, conferma la scarsa propensione dell’amministrazione degli Esteri a tener conto delle indicazioni del Parlamento in relazione alla revisione analitica della spesa (spending review), processo appena avviato, o delle proposte, da più parti avanzate, per continuare a garantire la presenza dello Stato italiano all’estero attraverso l’apertura di agenzie consolari che consentano il mantenimento dei servizi essenziali. In relazione ai servizi consolari ed alle innovazioni proposte, come il call centre, nel condividere la scelta di adottare nuove tecnologie per rendere efficiente l’informazione ai cittadini, liberando risorse umane per il servizio agli utenti, si ritiene che tale scelta non debba e non possa sostituirsi al normale servizio ai connazionali e che pertanto debba essere sostenuta e garantita da una rete consolare in grado di rispondere efficacemente alla richiesta di servizi. In ogni caso si ritiene indispensabile strutturare il servizio come “aggiuntivo” a tutti gli altri canali di informazione, dal sito web ai mezzi d’informazione di lingua italiana. In questa fase andranno comunque attentamente monitorati i costi del servizio, con una valutazione sulla qualità dei servizi offerti e sulla rispondenza dei servizi ai bisogni di informazione della collettività. Tutto ciò deve tramutarsi in un miglioramento dei servizi diretti offerti ai cittadini italiani.
Riforma Comites e CGIE I Presidenti dei Comites hanno espresso forti preoccupazioni per i tagli ai bilanci previsti per il 2012 ed hanno denunciato la impossibilità di sostenere le normali spese di funzionamento degli organismi di rappresentanza della comunità italiana. In questo senso, tenuto conto della netta opposizione al testo di legge approvato al Senato ed ora in discussione alla Camera, si chiede una rapida riflessione su una nuova proposta di riforma, compatibile con le risorse oggi destinate a questi organismi, che affronti la riforma dei Comites separatamente da quella del CGIE. In alternativa si chiede il rinnovo degli organismi di rappresentanza con le attuale norme.
Insegnamento della lingua italiana Nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dagli enti gestori e dall’Ambasciata in relazione allo svuiluppo del curriculum nazionale per l’insegnamento della lingua italiana, i Comites hanno ribadito l’importanza dei finanziamenti pubblici italiani per sostenere l’italiano come lingua prioritaria, favorendone l’adozione da parte delle scuole pubbliche e private.
I Comites ritengono inaccettabili i tagli proposti per il 2012 agli enti gestori e sosterranno tutte le iniziative politiche tese ad invertire questo pericoloso trend che in 3 anni ha ridotto dell’80% le risorse destinate alle comunità italiane nel mondo.
I Comites hanno proposto una campagna di comunicazione sull’importanza dell’apprendimento della lingua italiana, rivolta alle famiglie di origine italiana e più in generale alla società australiana, per evidenziare le ragioni che hanno portato l’italiano ad essere la lingua straniera più studiata in Australia.
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