Francesco Giacobbe alle Politiche di fine febbraio è stato eletto senatore con il Partito Democratico, nella ripartizione estera Africa-Asia-Oceania-Antartide con 6978 preferenze. Nato nel 1959 a Piedimonte Etneo, in provincia di Catania, da 29 anni vive a Sydney. Sposato con Maria Rosaria, ha tre figli, Davide, Daniele e Nicholas. Laureato in Bachelor of Business con Distinction – medaglia universitaria all’University of Technology Sydney-UTS -, ha ricevuto numerosissimi premi, fra cui quello dell’Australian Society of Certified Practising Accountants nel 1990. Dal 1991 è Docente universitario in Management Accounting all’University of Technology di Sydney. Ricercatore universitario di eccezione, è autore di diverse pubblicazioni ed operatore di primo piano nell’ambito dell’associazionismo in Australia.
Nel 2006 ha ricevuto dalla Regione Siciliana il riconoscimento "Siciliani nel Mondo Ambasciatori di Cultura".
Già Presidente dell’Italia Forum dal 1999, è stato nominato nel 2007 socio onorario a vita. Ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica da parte del Presidente Napolitano, dal 2012 è il Coordinatore del CAS (Coordinamento Associazioni Siciliane) del New South Wales. Ha partecipato alle attività della Filef e collaborato con Nuovo Paese.
Emanuele Esposito, prezioso collaboratore di ItaliaChiamaItalia, anche lui residente in Australia, ha intervistato il senatore Giacobbe per il nostro quotidiano online.
Senatore, lei è la prima volta che è stato candidato. E’ entrato al Senato ottenendo un buon risultato: ma il PD ha vinto davvero?
“Il PD ha vinto le elezioni. Basta esaminare I numeri”.
Secondo lei come finirà questa legislatura, quali saranno gli scenari?
“Con un governo del PD, cioe’ diretto dal PD”.
Bersani è fuori gioco, Renzi quindi candidato premier? Lei con chi sta, visto che il partito sembra spaccato in due?
“Bersani non è fuori gioco. Il partito non e’ spaccato in due”.
Quali saranno le sue battaglie? Ha già in mente di presentare quale legge?
“Due tematiche generali ed iniziative specifiche. Le tematiche sono: contribuire alla formazione ed al lavoro di un governo stabile, un governo del cambiamento che possa portare l’Italia fuori dalla crisi e contribuire alla costruzione di una società più giusta. Promuovere istanze ed iniziative a favore delle comunità all’estero”. Alcune iniziative specifiche che ha in progetto Giacobbe, sono “il riacquisto della cittadinanza (disegno di legge gia’ presentato), la riforma elettorale, la difesa e la promozione della lingua italiana all’estero”.
Se si andrà alle elezioni in estate, pensa che si voterà con la stessa legge elettorale?
“Credo che non si andrà al voto fino a quando non sarà varata la riforma elettorale”.
Quale modello di legge elettorale preferisce? E per quanto riguarda gli italiani nel mondo, non crede che si debba dare la possibilità di votare anche a chi si trova temporaneamente all’estero?
“Al momento ci sono diversi modelli e procedure che stiamo esaminando e valutando. Inoltre ci sono le proposte dei saggi da ‘digerire’ e valutare. Ritengo quindi un po’ presto dare indicazioni precise. In ogni caso dovrebbe essere considerata la riduzione del numero dei parlamentari e la definizione dei ruoli di Camera e Senato”.
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