Massimo Bevacqua, docente italiano di 42 anni, è stato trovato cadavere nella sua abitazione di Sidi Bou Said, a Tunisi. Originario di Rossano, grosso centro della fascia jonica in provincia di Cosenza, la sua morte ha gettato nel panico la cittadina. Giuseppe Antoniotti, sindaco di Rossano: "Siamo scossi per la notizia che nel pomeriggio di ieri è giunta nella nostra comunità, per il dramma di cui è stato vittima il nostro concittadino nel mentre dimorava nella sua residenza di Tunisi. Un professionista ed un uomo esemplare, legato fortemente alla sua terra e alla sua famiglia. Questo era Massimo Bevacqua il cui ricordo rimarra’ saldamente impresso nella memoria della nostra Città”.
Sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza che, a Rossano, su incarico dell’Ambasciata italiana a Tunisi, hanno informato i familiari di Bevacqua del decesso del loro congiunto.
L’addetto stampa dell’Ambasciata italiana a Tunisi racconta: “Ci siamo attivati fin dai primissimi istanti in cui siamo venuti a conoscenza della tragedia, recandoci sul posto ed attivando i nostri canali abituali di operativita’ in casi del genere e ci adopereremo il piu’ possibile per comprendere cosa sia realmente accaduto. Per il momento non abbiamo alcuna notizia in particolare da dare se non il fatto che il corpo di Bevacqua ha riportato ustioni dall’incendio sviluppatosi in casa. Nessuna certezza sulla dinamica, attendiamo gli esiti delle indagini avviate dalla magistratura tunisina".
Bevacqua, noto arabista, si era laureato in lingue e letterature orientali all’Universita’ La Sapienza di Roma ed era professore di lingua italiana all’Universita’ di Cartagine e all’Istituto italiano di cultura della capitale tunisina. La magistratura tunisina sta indagando sul caso ed e’ stata disposta per venerdì l’autopsia sul cadavere. Le autorita’ locali attribuiscono il decesso di Bevacqua a un incendio sviluppatosi all’interno della sua abitazione per motivi ancora da chiarire.
Appena appresa la notizia, il fratello di Bevacqua, Cataldo, e’ partito per Tunisi. A Rossano, oltre all’anziana madre, che non sa ancora nulla della morte del figlio, vivono il fratello e altre tre sorelle del docente. Bevacqua, definito da chi lo conosceva molto colto e con una padronanza straordinaria della lingua araba, tornava saltuariamente in Calabria. Nel gennaio scorso era stato a Rossano per una breve vacanza. Da tempo per i suoi impegni universitari abitava a Sidi Bou Said, villaggio turistico dove risiedono parecchi italiani e molti stranieri.
IL COLLEGA ”Siamo sconvolti. Massimo Bevacqua era un collega di valore e una bravissima persona, non sappiamo cosa possa essere accaduto”. Il prof. Klaus Ehrardt e’ il coordinatore del corso universitario di Pesaro Studi (Facolta’ di Lingue e cultura straniere dell’ateneo di Urbino) in cui Bevacqua, trovato morto in Tunisia, insegnava lingua araba con un incarico a contratto. La notizia del decesso del professore è arrivata ieri nell’ateneo feltresco. ”Una nostra collaboratrice tunisina – racconta Ehrardt – ha ricevuto una telefonata dalla Tunisia: qualcuno sarebbe entrato nell’abitazione del prof. Bevacqua a Sidi Bou Said, avrebbe messo tutto a soqquadro e poi ucciso il docente e dato fuoco alla casa. Ma le notizie sono confuse e frammentarie, non abbiamo alcuna conferma in proposito”.
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