”A seguito delle recenti norme approvate dal Parlamento, la Farnesina ha ridotto l’organico del personale diplomatico di 101 unita’ (da 1120 a1019) e quello delle aree funzionali di 1.266 unita’ (da 4.506 a 3.240) e ha decretato la chiusura di 35 strutture tra ambasciate, uffici consolari e istituti di cultura. I diplomatici italiani effettivamente in servizio sono 901. Nel confronto europeo – dati 2013 – essi sono quindi rispettivamente circa la meta’, un terzo e un quarto di quelli tedeschi (1.865), francesi (2.700) e inglesi (3.350), tutti con una rete estera di estensione analoga alla nostra”. I dati sono contenuti in una precisazione inviata dal segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, al quotidiano Sole 24 Ore, in seguito a un articolo sugli ambasciatori e la spending review, che a suo giudizio conteneva ”diversi dati inesatti o palesemente strumentalizzati”.
”L’affermazione che i diplomatici guadagnano in media 10.000 euro al mese e’ infondata. La cifra si riferisce alle sole posizioni apicali della Farnesina (14 persone su 901). Lo stipendio mensile medio netto dei diplomatici in servizio a Roma e’ pari a circa 4.750 Euro, che scende a 3.330 euro quando essi sono in servizio all’estero. Per coloro che si trovano all’estero allo stipendio, fortemente decurtato, si aggiunge un’indennita’ forfettaria, onnicomprensiva anche di voci di spesa personali e istituzionali che in altri Paesi sono invece pagate per intero dall’Amministrazione di appartenenza”.
Valensise ha aggiunto che adottare il modello tedesco o europeo, come suggerito nell’articolo del Sole, richiederebbe maggiori risorse. ”Al di la’ dei metodi di calcolo delle percentuali, sui quali si puo’ discutere – scrive il segretario generale della Farnesina – queste sono le cifre ufficiali dei bilanci di previsione 2013 delle diplomazie europee, depurati dall’aiuto pubblico allo sviluppo e per il Regno Unito dai costi delle agenzie esterne al Foreign Office che svolgono funzioni che sono, in Italia, di competenza della Farnesina: Italia 1.610 milioni di euro, Francia 2.826 milioni di euro, Germania 3.486 milioni di euro, Regno Unito 2.227 milioni di euro. Il lettore attento al peso della politica estera puo’ valutare facilmente”.
”La riforma della Pubblica Amministrazione e’ un obiettivo indispensabile e condiviso al quale la Farnesina sta contribuendo con rigore e determinazione non da oggi. Riformare vuol dire rendere piu’ efficiente la macchina, non distruggerla o delegittimarla. Crediamo che in questa fase si debba fare attenzione anche a questo aspetto. Lo Stato non puo’ fare a meno delle sue articolazioni e del suo braccio operativo senza seri rischi, nel caso della diplomazia, per la crescita e la sicurezza del nostro Paese”, conclude Valensise.
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