Enrico Pianetta, capogruppo del Pdl in Commissione Esteri della Camera, sul tema che riguarda i nostri marò in India, dichiara: “Spetta all’Italia il diritto dell’eventuale processo nei confronti dei due marò. Sono questi fatti e circostanze evidenti ed oggettive per invalidare il processo in Kerala. Bisogna piuttosto riconoscere l’impegno del Governo italiano, con il sostegno del Parlamento, nell’avere costantemente applicato correttamente atteggiamenti e iniziative rispettose del diritto internazionale”.
Per Pianetta dunque i due militari italiani “hanno il naturale diritto di essere giudicati in Italia”. Il deputato azzurro ricorda che il transito delle navi mercantili e delle petroliere attraverso il golfo di Aden e al largo delle coste del continente indiano e’ vitale per l’Italia “ma anche per l’economia europea, anche se dobbiamo rilevare al riguardo che ancora una volta e’ mancata la determinazione dell’Unione Europea che non ha svolto una adeguata azione a supporto delle iniziative italiane”.
La Ue non ha sostenuto come avrebbe dovuto il nostro Paese, mentre l’azione dell’Italia secondo Pianetta è stata “meritoria per salvaguardare questo fondamentale diritto dei nostri marò e anche per dare certezze ai tanti che con sacrifici e impegno contrastano l’odioso e pericoloso fenomeno della pirateria marittima. Eventuali decisioni contrarie della Suprema Corte indiana sarebbero fortemente lesive del diritto internazionale che costituisce il fondamento dei rapporti tra gli Stati e minerebbe alla base l’azione della comunità internazionale per sconfiggere la pirateria marittima”.
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