Sarà che le vacanze degli onorevoli sono lunghe, troppo, e per questo anche fra i parlamentari eletti all’estero non si sente nessuno, o quasi. Sarà che in Italia si schiatta dal caldo e i cervelli fumano anche senza pensare troppo; e sarà forse che in Argentina, mentre da noi è estate, in questo periodo è pieno inverno. Fatto sta che se non ci fosse stato il MAIE di Ricardo Merlo a far discutere, nel bene e nel male, e a dare notizie – continuano infatti gli incontri del Movimento in Sud America, fra le comunità italiane, così come continua l’avanzata del MAIE nel mondo intero – l’estate degli italiani all’estero, almeno per quanto riguarda i media, sarebbe stata piuttosto piatta.
Ma il MAIE non è l’unico a farsi sentire in questa calda estate 2012: Eugenio Sangregorio e’ tornato alla carica. Da quando l’imprenditore prestato alla politica ha lasciato il Movimento delle Libertà – quello fondato e presieduto da Massimo Romagnoli – per tornare a guidare la sua USEI – l’Unione sudamericana degli emigranti italiani – Sangregorio e’ più "sciolto" da Roma e dai suoi partiti, più indipendente dalla visione politica pidiellina ma soprattutto da certe stanze di certi palazzi romani. Può dire finalmente a chiare lettere ciò che ha pure fatto capire da tempo a chi ha orecchie per intendere, perchè ha ripreso a giocare da solo: per questo alcuni giorni fa, in un suo intervento, ha spiegato con la massima libertà che il PdL e Silvio Berlusconi degli italiani nel mondo se ne sono fregati. Per questo, nelle sue più recenti dichiarazioni, ha puntato il dito contro gli eletti all’estero del Sud America, quelli residenti in Argentina in particolare, che non hanno saputo – a suo dire – affrontare come si deve la questione che riguarda la "pesificazione" delle pensioni dei connazionali residenti nel Paese sudamericano. Ma questo e’ solo l’ultimo attacco: Sangregorio non ha peli sulla lingua e più andremo avanti, ne sono sicuro perché ho imparato a conoscerlo, più forza ed enfasi metterà nei suoi interventi pubblici, scritti e non. Senza contare che nei prossimi mesi il calabrese doc potrebbe riservarci non poche sorprese…
Merlo e Sangregorio, dunque: due leader di movimenti politici indipendenti, ai quali destra e sinistra non interessa più di tanto, che vogliono puntare a far crescere il Sistema Italia e il rapporto fra Argentina e madre patria. Merlo e Sangregorio, gli sfidanti in terra argentina per quanto riguarda la politica legata agli italiani nel mondo. Già, perchè in Sud America noi il PdL ormai non riusciamo a vederlo, sfilacciato e incasinato com’è con i problemi legati ai vari esponenti del partito. Il Pd? In Venezuela, forse, potrebbe ancora contare qualcosa; in Brasile, con Fabio Porta? Chissa’… Ma in Argentina la sinistra stenta a decollare davvero.
Saranno quindi Ricardo Merlo e Eugenio Sangregorio i veri protagonisti di questi mesi e della prossima campagna elettorale, almeno per quanto riguarda il Sud America. Merlo è forte di due legislature già trascorse a Roma, ma Sangregorio ha tanta voglia di arrivare. Il MAIE ha moltissimi consensi in terra argentina, impossibile non pensare a una vittoria per Merlo. Ma Eugenio, se saprà lavorare bene, e non solo in Argentina, potrà rubare almeno un parlamentare al PdL, sempre più in bilico, con un Berlusconi in Argentina visto sempre peggio. La sfida è già cominciata.
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