Le milizie jihadiste dello Stato Islamico hanno ucciso almeno trenta persone, tra cui dei bambini, in un raid contro un villaggio della provincia di Hama, al centro della Siria, secondo una ong.
"L’Isis ha effettuato un raid contro il villaggio di Majoubé, dove coabitano sunniti, alawiti e ismaeliti. Sono state giustiziate con pallottole, bruciate e decapitate almeno trenta persone, tra cui donne e bambini", ha affermato il direttore dell’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh), Rami Abdel Rahmane.
La tv di stato siriana ha dichiarato che le forze governative hanno "bloccato un attacco terroristico" contro il villaggio, ma non ha segnalato alcuna vittima. Mabujeh, a est del capoluogo provinciale Hama, ha una popolazione di musulmani sunniti, oltre che di alawiti e ismaili; l’Isis ha regolarmente preso di mira sette minoritarie in Siria, specie i musulmani sciiti che accusa di apostasia, oltre ai sunniti che violano l’interpretazione della religione.
Mabujeh si trova vicino a una strada vitale che è l’unico collegamento del regime tra la provincia centrale di Homs e quella settentrionale di Aleppo. L’Isis ha più volte minacciato di bloccare questo snodo. A marzo l’organizzazione jihadista ha ucciso 83 soldati del regime nel tentativo di conquistare il controllo sullo snodo.
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