A proposito dell’Iraq "stiamo valutando – non soltanto Esteri, Difesa e Presidenza Consiglio, ma anche insieme agli altri partner europei – quali siano le forme più efficaci e tecnicamente possibili non di un intervento militare, ma di sostegno all’azione anche militare del governo curdo". Così la ministra degli Esteri, Federica Mogherini, intervenendo ai microfoni della trasmissione ‘Radio Anch’io’ su Radio1.
"Ci tengo a precisare che non si tratterebbe ovviamente di un intervento militare, ma si tratterebbe di forme di collaborazione e sostegno a un’azione" dei curdi, ha proseguito Mogherini, spiegando di avere sentito da poco la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, e che "sono in corso verifiche a livello tecnico". "Sia io che Pinotti siamo prontissime a riferire in Parlamento in qualsiasi momento" e "anche a decidere insieme al Parlamento", ha affermato la titolare della Farnesina.
"Il punto è sostenere in questo momento il governo autonomo del Kurdistan nella reazione per fermare lo Stato islamico", ha detto Mogherini. "La necessità immediata è fermare lo Stato islamico a protezione di civili, yazidi e cristiani", ha proseguito la ministra degli Esteri, aggiungendo che "questo lo si può fare e lo stiamo facendo con gli aiuti dal punto di vista umanitario" ma "probabilmente c’è bisogno anche di creare corridoi umanitari perché gli aiuti arrivino".
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