Secondo quanto riferisce l’Inps, nel corso dell’indagine conoscitiva sulla riforma dei Patronati italiani che operano fuori dal territorio nazionale per le comunità italiane residenti all’estero, a gennaio 2014 sono stati 358.210 i pagamenti pensionistici erogati all’estero, e per tutto il 2013 sono stati erogati 1,9 miliardi di euro.
I Paesi in cui il numero di trattamenti pensionistici è più elevato sono, nell’ordine, Canada, Australia, Francia (tutti oltre i 44 mila trattamenti presenti), poi Germania, Usa, Argentina, Svizzera, Belgio, Gran Bretagna. Il 48% dei pagamenti avviene in Europa, poi America Settentrionale (93mila), Meridionale (43mila) e Oceania; il fenomeno è invece molto basso in Asia e Africa. Il servizio di pagamento è assicurato attualmente in circa 152 stati.
I pagamenti delle pensioni agli italiani residenti all’estero sono erogati tramite un appaltatore internazionale, una banca, mensilmente, con rare eccezioni: la vecchia Enpals prevede ancora un pagamento bimestrale, per pensioni di importo molto basso, sotto i 70 euro, è prevista una rata semestrale anticipata.
Il pagamento avviene in euro salvo diverse disposizioni monetarie del paese o del pensionato, (ad esempio negli Usa i pensionati chiedono essenzialmente pagamenti in dollari).
Aldo Di Biagio, senatore del gruppo Per l’Italia eletto all’estero, nel corso dell’indagine conoscitiva dell’Inps, ha commentato:
"Quello che sogno è un servizio efficiente, sul modello tedesco, che non abbia bisogno di interlocutori. Sono contento che ci siano collaborazioni significative in Europa, ma mentre il ruolo dei patronati lo ritengo fisiologico, è meno fisiologico che col passare degli anni i ruoli dei patronati crescono sempre".
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