Ogni volta che si parla del Venezuela c’è qualcuno (esperto di nulla) che se ne esce fuori dicendo che è in corso un’ingerenza degli Stati Uniti per sovvertire l’ordine democratico in Venezuela.
Quindi seguendo questa logica l’ordine democratico in Venezuela lo starebbero difendendo Cina, Cuba, Russia, Turchia, Bielorussia, Iran, paesi noti per le loro vette d’eccellenze in democrazia, paesi dove la gente sogna di emigrare per il grande benessere e le grandi opportunità di lavoro (sic).
Anche se non ne capite nulla di Venezuela e di politica (e fidatevi, meglio ammettere di essere ignoranti e documentarsi, che fare i fighi antiamericani per sembrare tipi intelligenti che non si fanno fregare) basterebbe vedere chi appoggia Maduro per capire da che parte sono le democrazie e da che parte gli autoritarismi.
Basta parlare con qualsiasi parente lontano in Venezuela, o qualsiasi venezuelano vicino di casa, o semplicemente usare la logica per avere la risposta.
La domanda è semplice: chi votereste voi dopo venti anni, se il vostro paese fosse ridotto in miseria assoluta, con iperinflazione, tessuto produttivo distrutto, e gente scappata in massa? Votereste lo stesso governo che ha distrutto il paese (senza ammetterlo, ma dando la colpa all’impero), o provereste a votare qualcosa di nuovo? Sempre che quel qualcosa di nuovo non finisca in carcere.
Un’altra cosa. La battaglia contro Maduro è più una battaglia di sinistra che di destra, è più una battaglia del canadese Justin Trudeau che di Trump per cui il Venezuela non è una priorità. Poi è chiaro che gli Usa si schierino dall’unica parte possibile, a favore della libera competizione elettorale, contro una dittatura socialisteggiante che ha impoverito il Venezuela. E se pensate lo facciano per il petrolio, tranquillizzatevi. Il petrolio che il Venezuela ancora estrae viene già venduto agli Usa, a condizioni di mercato.
Il governo Italiano ci va molto cauto, non hanno trovato una linea comune sul Venezuela, e hanno detto di non voler esporsi per evitare ritorsioni sugli italiani in Venezuela. Consiglio loro di fare una telefonata agli italiani in Venezuela, per scoprire che vorrebbero proprio l’opposto, cioé che l’Italia come la Spagna, la Germania e la Francia, stesse dalla parte della libera competizione elettorale, contro un presidente farlocco che rimane in piedi isolato.