Matteo Renzi, al termine dell’incontro con la delegazione del Movimento Cinque Stelle sulla legge elettorale, è visibilmente soddisfatto. In questa pagina pubblichiamo il video dell’incontro, trasmesso in streaming, in tempo reale; riunione durante la quale non si è parlato solo di legge elettorale, ma – più in generale – anche di riforme.
Al presidente del Consiglio, e a coloro che hanno potuto vedere il video dell’incontro, non è sfuggito il ruolo di mediazione e di disponibilità del vice presidente della Camera Luigi Di Maio. A chi gli fa notare la differenza con Beppe Grillo risponde: "Sì certo, il problema è se lui li porta tutti, il problema è cosa succede al loro interno".
Renzi è “contento”, riferisce ai cronisti fuori dal Palazzo: "per noi va bene, abbiamo avuto aperture su molti punti", ad esempio "hanno accettato il ballottaggio" e "sulla riforma del Senato riconoscono che non c’è una deriva autoritaria". Anche sul doppio turno, sottolinea Renzi, "a noi va bene, era una nostra proposta, voi dite di lista" ma "sono convinto che i partiti più piccoli saranno in disaccordo".
Il M5S punta sulle preferenze per dare “la possibilità di scegliere ai cittadini". Se il Pd accettasse di introdurre le preferenze nel nuovo sistema di voto "dopo otto anni di Porcellum – spiega Di Maio – i cittadini avrebbero finalmente la possibilità di scegliere" e potrebbero farlo con "delle leggi etiche" perché "non significa che siccome ci sono delle degenerazioni non si possono trovare degli aggiustamenti”. Un punto su cui la delegazione del Pd ha insistito molto, dicendosi disponibile in linea di principio alle preferenze ma chiedendo ai Cinquestelle di prendere in considerazione le "degenerazioni" appunto che potrebbero venire e che testimonia la storia della Prima Repubblica italiana.
Renzi sottolinea che sia sulla legge elettorale che sulle riforme costituzionali "le differenze che ci sono tra noi sono evidenti ma sono meno marcate di quello che si pensava". E così detta l’agenda: "Noi chiudiamo le riforme costituzionali, il giorno dopo noi siamo disposti a discutere della legge elettorale". "Da qui al 28 luglio o primo agosto noi avremo il modo di capire se sui punti che avete proposto, che io considero un passo in avanti, riusciamo ad arrivare ad un accordo più ampio o no" con le altre forze politiche in Parlamento. "Da qui a quando sarà approvata la riforma costituzionale – ha detto anche il capo del governo – noi facciamo un giro ufficiale con tutte le altre forze politiche che stanno consentendo le riforme costituzionali", e poi "ci rivediamo prima che l’aula del Senato discuta di legge elettorale".
Vi lasciamo al video dell’incontro pubblicato in questa pagina, se avrete la pazienza di guardarvelo per intero.
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