Cari eletti all’estero,
è inammissibile costatare la vostra più completa incapacità ad affrontare in modo serio il problema relativo alla fiscalità delle abitazioni degli italiani nel mondo, lasciando che nei nostri confronti persistano tuttora misure discriminatorie ed ingiuste. Non siete stati finora capaci di gestire un intervento unitario in questa direzione. Quelle sporadiche occasioni in cui avete dimostrato di essere coesi, è stato solo a difesa dei vostri interessi o di altri.
Mentre il nuovo governo lascia sperare in una nuova attenzione globale a tutte le problematiche, voi, racchiusi nel vostro guscio e a difesa dei vostri personali interessi, indifferenti ai problemi veri della gente, non cogliete neanche questa nuova opportunità.
Sarebbe opportuno – prima che i Comuni prossimamente, indifferenti alle nostre aspettative di cui sono ben consapevoli, mettano in pratica, in base a quello deciso dai governi precedenti, grazie anche alla vostra complicità, la facoltà di maltrattarci a loro completo piacimento – incalzare il nuovo Governo per ottenere il riconoscimento a prima casa delle nostre abitazioni ed un’equa ripartizione degli oneri sui servizi ad esse relativi.
Si registra invece un vostro silenzio assordante o qualche anacronistica ed inopportuna iniziativa. Vi affidate nelle mani di Fassino anziché confrontarvi con Renzi. Ma con chi abbiamo a che fare? Farci riconoscere delle detrazioni per servizi di cui non si usufruisce? Ma che logica è questa? Farci pagare invece per quei servizi di cui usufruiamo effettivamente! Chi ha avallato questa logica? Vi vantate pure per avere ottenuto ciò? Io mi vergognerei! O state forse da sempre facendo unicamente gli interessi del vostro partito di appartenenza, che vi ha imposto di non procurare grane?
Si ha quasi la sensazione che ci siano tra gli eletti all’estero, nonostante le apparenze, alcuni che ci remino contro, forse, voglio sperare, inconsapevolmente! Datevi una mossa !
Buon lavoro e tanti saluti,
Nicola Risoli, dalla Germania
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