Continua ancora a fare discutere il tema che riguarda l’Imu. Stefano Fassina, viceministro Pd per l’Economia, replica alla levata di scudi del Pdl attraverso un’intervista a Repubblica: “E’ sorprendente, perché nei patti non c’era l’abolizione per tutti. Sono andato a riprendere le dichiarazioni programmatiche di Letta, il discorso sul quale ha ottenuto la fiducia. Il presidente del Consiglio parlò testualmente di un ‘superamento’ dell’attuale sistema di tassazione sulla casa. E non di eliminare del tutto e per tutti l’Imu". "Non mi pare che nulla di simile sia stato sottoscritto da Letta – prosegue -. E poi, mica solo col Pdl sono stati presi impegni. Anche col Pd", "il superamento dell’Imu non venne indicato come la priorità assoluta per il governo, come invece adesso vorrebbe far credere il centrodestra. C’erano altri impegni nel discorso di Letta, presi con tutta la maggioranza. Altre tre priorità. Il rinvio dell’aumento dell’Iva. Il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Il problema drammatico degli esodati". Ma, sottolinea, "non ci sono le risorse per far tutto. Il Pdl vuol bruciarle per non far pagare l’Imu pure a chi ha una casa di 400 metri nel centro di Roma. Con quale faccia si presenteranno poi agli italiani a dire che non c’è un euro per i cassintegrati e per i disoccupati?".
Concorda quindi con la posizione del ministro dell’Economia sull’Imu: "Basta andarsi a guardare il dibattito tecnico, accademico, in materia. Avrebbe di sicuro conseguenze regressive sulla nostra economia perché a beneficiarne sarebbero solo i contribuenti più ricchi, e l’abolizione totale avrebbe effetti negativi sul gettito per 4 miliardi". E conclude: "Si tratta di una scelta politica, non tecnica. Che va presa dal governo con un compromesso fra le varie posizioni, in modo collegiale, tenendo conto delle risorse e delle altre priorità. A Brunetta che polemizza tanto vorrei ricordare che se siamo a questo punto è anche grazie a Berlusconi. I nostri problemi di finanza derivano in parte dai vincoli assunti da Berlusconi con la Ue per l’obbligo al pareggio di bilancio nel 2013. L’unico caso in Europa".
Sempre a Repubblica, Renato Brunetta, capogruppo PdL alla Camera, parlando dell’Imu spiega: “I ministri non fanno le rassegne, quelle le fanno gli uffici studi. I ministri non si occupano delle analisi preliminari, prendono le decisioni. Quelle 105 pagine sono un ottimo lavoro da ufficio studi, non c`è dubbio. Valutazioni di natura quantitativa e qualitativa di cui terremo conto. Sono utili al dibattito, certo, ma noi le conoscevamo già, eravamo già in possesso di quella rassegna: ce l`avevano distribuita al ministero il 22 luglio, anche se allora le pagine erano 95. Ora però non è più tempo di fare ipotesi, qui bisogna fare proposte serie e strutturate sulla base degli impegni presi". "Adesso è il momento delle scelte. Bisogna assumere le responsabilità politiche del proprio operato, sia in virtù degli impegni presi a livello di maggioranza, sia nei confronti del Paese. Scelte chiare, utili all’economia e finanziariamente responsabili". "A me pare tutto chiarissimo – prosegue l’ex ministro -. Il governo e la maggioranza si sono impegnati ad eliminare l’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli. E questo indipendentemente dai punti di forza o di debolezza dei diversi interventi ipotizzati ora dal ministero dell’Economia. La tassa sull’abitazione principale deve sparire, più chiaro di così!". "Saccomanni sembra bocciare la proposta Pdl e promuove la ‘service tax’, lasciando ai comuni la possibilità di scegliere? Se è così sbaglia – sottolinea ancora Brunetta -. Il governo e la coalizione che lo sostiene ha deciso in un altro modo. A Saccomanni ricordo poi che lui è un ministro tecnico". "Il governo rischia sull’Imu? Non prendo in considerazione questa possibilità. Io mi fido di Letta, mi fido di quello che ha detto, mi fido della Cabina di regia, mi fido della gestione collegiale che deve caratterizzare questo governo. L’Imu sulla prima casa va eliminata, così è stato deciso, e così deve essere: i patti sono chiari, niente furbizie e ipotesi folli".
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