Il Patto del Nazareno si rafforza, il M5S sbarella – di Leonardo Cecca

Il 18 gennaio del 2014 Renzi e Berlusconi si incontrarono nella sede del Pd per siglare un’intesa sulle riforme istituzionali e sulla nuova legge elettorale: intesa denominata "il Patto del Nazareno". Fu un evento epocale in quanto Berlusconi, estromesso dalle istituzioni, interloquiva con il segretario del Pd nella sede del Pd ed il fatto fece sbarellare molti e soprattutto quelli abituati a criticare e mai a proporre.  

Addirittura il 10 novembre 2014 il M5S presentò un esposto contro tale patto, un esposto denuncia del quale trascrivo alcune righe: "Il Patto del Nazareno, un Patto da tutti conosciuto, un Patto famigerato. Di cui nessuno sa nulla. Sostanzialmente, un Patto segreto fra due o più persone che, per il codice civile, costituiscono una associazione. E non conoscendo i confini del Patto, potrebbe anche illegittimamente risultare una compressione della democrazia del Parlamento ed una occupazione degli organi costituzionali”…

Dire che il M5S in quell’occasione perse la possibilità per dimostrarsi un po’ serio evitando di far sghignazzare dalle risate è riduttivo. Persone che stanno in Parlamento solo per dire fregnacce linguistiche (“sarò circonciso”), per proporre di ricordare degli attentatori, mettere al bando il grano saraceno poichè straniero…

Persone che spesso hanno dato prova di non conoscere le basi della costituzione pretendono, chissà per quale arcano motivo, di considerarsi i salvatori della Patria e secondo loro per questo devono essere messi al corrente di tutto: ma tutto questo è semplicemente ridicolo. Purtroppo questi signori non hanno capito che la politica si fa con proposte e con accordi e non con il manifestare solo ciò che non va. Essere stipendiati per dire quello che non va non ha senso, in quanto per conoscere il malumore della gente basta andare in giro per le strade e le piazze delle nostre città. A questo punto sorge spontanea una domanda: il rinsaldamento del Patto del Nazareno spingerà il M5S a fare la rivoluzione o ci porterà a farci fare solo un’altra risata?