In tanti anni in area Euro non siamo stati mai così condizionati dai livelli economici nazionali. Dopo le esternazioni renziane, si aprirà un periodo che, almeno in teoria, dovrebbe consentire al Paese di risollevarsi dalla “palude” e promuovere le riforme. Scrivere di crisi, ora, non avrebbe più senso. Dato che questa realtà è la norma, non ci sembra opportuno rilevarne l’evidenza. Le piccole e medie imprese sono implose ed i cicli produttivi, di conseguenza, ridotti. L’anno è iniziato con una flessione dei posti di lavoro.
Il 2017 non si presenterà in modo migliore. In Patria, nonostante il fiorire di tanti partiti, manca ancora una piattaforma di discussione su quanto ci potrebbe unire, tralasciando quello che, invece, ci dividere. Referendum costituzionale compreso.
La linea “tribolata” di centrosinistra, sulla quale non punteremmo più neppure un centesimo, resta l’unica realtà politica. Prevediamo, di conseguenza, che, anche a livello parlamentare, la discussione non sarà priva di contrasti e polemiche. Dietro questa realtà, c’è un Paese profondamente cambiato che chiede, prima di tutto, un momento di concreta riflessione prima di decisioni finali che sembrerebbero irrevocabili. Scelte che, bene o male, andranno a coinvolgere anche chi potrebbe non essere d’accordo. Da noi funziona così. Dietro le alleanze ci sono i compromessi che condizionano anche le migliori intenzioni. Chi non ci sta è tagliato fuori.
Quando c’è da piazzare un “primo” della lista, gli scomodi sono allontanati e senza troppi complimenti. Quando c’è da rischiare, meglio puntare su un solo cavallo di “razza”. I giochi della politica hanno i loro santuari, certe regole da rispettare e, soprattutto, da far rispettare. Perché in Parlamento, indipendentemente dai risultati del 4 dicembre, ci sono i predestinati. In tanto pattume, non abbiamo rilevato un segno nuovo e una volontà d’autentica autonomia. Né Destra, né Sinistra, né Centro. L’importante sarebbe essere coerenti per il bene del Paese. A questo punto ci chiediamo, con colpevolezza, se sarà tenuto conto di questa realtà che coinvolge tutti; anche chi si ostina a remare contro. Nel Bel Paese, i “predestinati” non mancheranno mai.
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