Finalmente Aldo Grasso ci ha comunicato un fatto positivo sugli italiani. Ha scoperto che quella boiata pazzesca del “Grande fratello” è in calo d’ascolti. Finalmente parte degli italiani è riuscita ad uscire dal torpore ipnotico della ridanciana Marcuzzi che ci racconta anche nei TG i fatterelli e le battute dei concorrenti di quel programma. Ma chissenefrega! Una trasmissione che praticamente prende per i fondelli tutti i teleutenti, un programma lungo e delirante che non possiede assolutamente niente di creativo, di artistico, di contenuto, di dialogo, di indagine, di propositivo, di rallegrante, di comico, di distensivo, di impegnativo, di divulgativo, di tragico, di commovente, di horror, di fantascientifico, di storico, di avventura, di scientifico, di lirico, di paesano, di folcloristico, ma neanche di delirante assurdità (alla Campanile) e di polpettone (natalizio), eccetera, eccetera; ebbene un programma di tale fatta, che è composto esclusivamente di cretinerie dette da bamboccioni falsi che non sanno recitare, di sederi di donnine che fanno finta di abbronzarsi o di ragazzotti che vogliono essere concupiti facendo i bellocci da fumetto, doveva essere vietata per legge, in quanto pericolosissima per l’evoluzione dei giovani e rimbambitrice delle casalinghe e pensionati. Durante la trasmissione, il legislatore avrebbe dovuto obbligare il produttore a porre il cartello fisso “Nuoce pericolosamente alla salute. Attenzione, il Grande Fratello Uccide (la mente)!".
Italiani: appena vi appare una scena del GF, nello scanning dei programmi, girate entro due secondi, come fate quando appare qualche noto giornalista dotato di grazia divina!
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