Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno, intervistato dal quotidiano Libero commenta la relazione del Workshop Ambrosetti secondo la quale otto imprenditori su dieci non sono soddisfatti del lavoro del governo in economia: “Ma loro sono quelli che promuovevano Monti e Renzi. Li ascolto, come ascolto tutti e com’è giusto che sia, però sono molti di più quelli che, da Nord a Sud, mi ringraziano. E qui a Verona (al Vinitaly, ndr) ne ho avuto la prova”. Economia sull’orlo del baratro? “Questo lo sostiene sempre chi stava con Monti e la Fornero”.
“Io sono l’uomo meno litigioso del mondo. Rispetto tutti, a condizione di reciprocità, il che non significa porgere l’altra guancia”. Salvini manda dei messaggi espliciti alla componente grillina del governo: “Le polemiche sono tempo perso, d’ora in poi non risponderò più alle provocazioni” e “rientra tutto nella logica della campagna elettorale. Chi è indietro attacca per recuperare voti”.
“Bado al sodo, non alla forma” ribadisce. Poi ammette: “Sicuramente c’è all’interno del Movimento una pesante componente di sinistra che non condivide molte battaglie della Lega e che, per esempio, vorrebbe rivedere la legittima difesa o insiste perché io cambi linea politica sull’immigrazione. Ma il problema non è mio, perché non intendo dare retta a queste persone”, “il problema non esiste, perché andremo avanti anche se qualcuno si fa venire il mal di pancia”.