Franco Frattini, in un’intervista a L’Espresso in edicola domani, parla fra le altre cose del futuro del Popolo della Libertà: il partito, afferma, “avrà un nome diverso” nel 2013, “e dovrà essere la casa di tutti i moderati”, perché “i moderati meritano di avere un partito”.
Ma allora il PdL si scioglierà in un partito con l’Udc? Per Frattini non è possibile “smontare il Pdl senza sapere cosa verrà dopo”. Certo è che Alfano e Casini “hanno aperto un ragionamento serio”. Ma “se Casini continua con le tattiche, impedisce per primo che si realizzi il progetto".
Monti candidato premier della Grande Coalizione? "E’ un’idea accattivante” per l’ex ministro degli Esteri, che però sottolinea: “Dirlo ora sarebbe dannoso per Monti. Non sarebbe piu’ il tecnico di transizione ma il politico che lavora per il suo futuro. E sarebbe piu’ difficile fare la riforma del mercato del lavoro o le opere per la Tav". Quella di aver sostenuto Monti è stata “una scelta giusta, che va ribadita di fronte a chi dice che stiamo perdendo i nostri elettori. Li recupereremo se Angelino Alfano manterrà gli impegni: la Costituente popolare, il partito degli onesti. Prima del 2013 devono esserci scelte forti e coraggiose. Su questo saremo giudicati".
Si parla ancora di PdL, un partito che vive una situazione di “incertezza”. “Gli elettori che nei sondaggi dicono di non sapere per chi votare sono in gran parte nostri, del Pdl. Non andranno mai a sinistra, ma non capiscono chi siamo noi". Certo è che Silvio Berlusconi resta per il partito “un punto di riferimento. Il protagonista in stagioni in cui ne’ Alfano ne’ io c’eravamo. Ora puo’ portare il contributo della sua esperienza, non credo che voglia altro. Non e’ lui a trattare in prima persona, quel compito spetta ad Alfano".
Affrontando il tema delle elezioni amministrative, Frattini spiega che non si può “rinunciare a una linea giusta, per paura di perdere” alle urne. Quindi avanti, con “liste più aperte alla società civile, liste civiche da affiancare a quelle del Pdl”. E a Roma? "Alemanno va aiutato. Stiamo lavorando affinché intorno a lui ci sia una classe dirigente all’altezza che lo possa aiutare a essere riconfermato".
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