Renato Brunetta, capogruppo del PdL alla Camera, durante un’intervista a SkyTG24, parlando dell’Imu, spiega: “L’Imu sulla prima casa 2013 non si paga. Le case di lusso, i coefficienti catastali che sono di lusso, pagano, hanno già pagato l’Imu. Forse nessuno lo sa. Case di lusso, castelli ed altro, già oggi hanno pagato la prima rata dell’Imu". Nel tardo pomeriggio, alle ore 18, Brunetta si recherà in cabina di regia “per cercare di scogliere il nodo Iva, strutturalmente parlando, vale a dire fino a fine anno, e per la riforma della tassazione sugli immobili. Poi ci sarà la delega fiscale, poi ci sarà la chiusura del provvedimento Fare, che abbiamo in approvazione alla Camera oggi, e poi ci sarà la preparazione della legge di stabilità. Tutti temi fondamentali per la nostra economia a cui vanno aggiunti poi il tema degli esodati, della disoccupazione, dei giovani. Abbiamo bisogno di una grande coesione per approvare tutto questo e le posizioni non sono facili, sono ancora distanti".
Oggi, dichiara l’ex ministro, è necessario “concentrarsi sull’economia, sul fare ripartire l’Italia. Pensi ai pagamenti della Pubblica amministrazione. E’ possibile mettere sul piatto 100 miliardi di euro, e la burocrazia si sta mettendo di traverso. Con 100 miliardi di euro l’Italia si salva. Allora se ci fosse una grande coesione in tutto il Paese per far pagare allo Stato i debiti questa sarebbe in gran parte la soluzione, che renderebbe anche il clima molto più sereno per risolvere le altre problematiche".
A proposito del governo e di un eventuale “rimpasto”, l’ex ministro dice la sua: “La mia proposta di un riequilibrio nella compagine governativa? La cosa vede nasce un po’ più articolata. Epifani dice rimpasto, rimpasto è una vecchia parola da Prima Repubblica. Non mi piace. Io ho detto facciamo un patto di legislatura, altro che 18 mesi". E "devo dire che al presidente Letta la proposta piace, anche perché dal 1° luglio del 2014” l’Italia sarà alla presidente della Ue. “I 18 mesi fatidici di Letta dovrebbero scadere a fine 2014. Con che faccia noi ci presenteremo a presiedere l’Ue , essendo come lo yogurt, a scadenza, pochi mesi dopo?".
Dunque, “se si fa un patto di legislatura – ha sottolineato il pidiellino – si deve rafforzare il governo per durare fino al 2018, si rafforza con pari dignità di tutti quelli che partecipano alla compagine del governo stesso. Noi abbiamo preso pochi punti in meno del Pd, eppure non abbiamo il presidente del Consiglio e abbiamo parecchi ministri in meno. Non è un problema di ministri, è un problema di pari dignità e strategia comune per fare sì che questa legislatura duri 5 anni. Presumo che questa sia una proposta assolutamente generosa". "Letta ha bisogno, Letta e Alfano hanno bisogno – ha insistito Brunetta – di un respiro di legislatura per manifestare appieno la credibilità del nostro governo e per fare le riforme. Questo è il tema dell’autunno. Da settembre in poi grande patto di legislatura e rafforzamento della compagine governativa con pari dignità".
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