Quasi un giovane italiano su tre non e’ felice per la propria condizione lavorativa e l’eta’ media di uscita dalla famiglia di origine e’ attorno ai 30 anni, mentre e’ inferiore ai 25 anni nei Paesi scandinavi, in Francia, Germania e Regno Unito. E’ quanto emerge dal rapporto giovani 2016 realizzato dall’istituto Toniolo di Milano con il sostegno di Intesa Sanpaolo e fondazione Cariplo.
In Italia – segnala ancora lo studio – meno del 12% dei giovani vive in un’unione di coppia tra i 16 e i 29 anni, un valore che e’ la meta’ rispetto alla media europea; siamo inoltre il Paese con piu’ bassa fecondita’ al di sotto dei 30 anni.
Il rapporto esamina le risposte di un campione di 9.000 giovani tra i 18 e i 32 anni. Tra i punti emersi, anche il fatto che tre giovani su quattro ritengono che in Italia le opportunita’ offerte siano inferiori rispetto alla media degli altri Paesi sviluppati (in Spagna lo pensano meno di due intervistati su tre, uno su cinque in Francia e meno di uno su dieci in Germania); di conseguenza, il 61% dei ragazzi italiani sarebbe disponibile a trasferirsi stabilmente all’estero per lavoro.
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