Giornalista e compagna di un capo di Stato: il doppio ruolo di Valerie Trierweiler, la nuova premiere dame di Francia, comincia a suscitare polemiche Oltralpe. Questa volta nemmeno la stampa di sinistra, che negli ultimi mesi si e’ mostrata vicina al neopresidente socialista Francois Hollande, e’ stata clemente: persino Liberation, quotidiano simbolo della gauche, ammette che Valerie dovrebbe ‘fare una scelta’ ed evoca un ‘conflitto d’interessi’.
In un ampio servizio di due pagine, con richiamo in prima, Libè parla di ‘contrasti’ creati dalla volonta’ della Trierweiler di ‘continuare a esercitare la sua professione’ e si chiede: ‘Come si comportera’ quando il suo giornale fara’ un reportage speciale sulla vita privata del presidente?’. Anche il settimanale Le Nouvel Observateur non vede di buon occhio il ‘mix sospetto’ dei due ‘lavori’ che finira’ per danneggiare il suo partner. ‘Scopro ora che cosa ci si aspetta da una premiere dame – dice la Trierweiler, 47 anni, due divorzi alle spalle e tre figli grandi a carico, dagli anni Novanta giornalista per il settimanale Paris Match – : abbracciare i bambini malati e scegliere il menu dell’Eliseo. Lo faro’ e mi impegnero’ anche in molte azioni umanitarie. Ma voglio fare anche altro’. E aggiunge: ‘Essere premiere dame a tempo pieno vorrebbe dire perdere la mia indipendenza finanziaria. Cosa dovrei fare? Licenziarmi dal giornale e iscivermi all’ufficio di collocamento?’. Per Valerie, la sua e’ ‘una lotta per tutte le donne costrette a sacrificare la loro carriera per quella di un marito o compagno’. E ancora: ‘Io non voglio dipendere ne’ da un uomo ne’ dallo stato’. La Trierweiler ha appena firmato con Paris Match il suo nuovo contratto: e’ ‘grand reporter’, un inviato speciale, senza ufficio ne’ obbligo di frequenza della redazione. Deve inviare un paio di articoli al mese su argomenti culturali (il primo e’ sul numero di questa settimana).
‘La sua volonta’ di voler continuare a lavorare per conservare l’indipendenza finanziaria e’ in linea con i tempi moderni – dice a Liberation la politologa Mariette Sineau – Quello che disturba e’ l’attivita’ di giornalista che per definizione impone di essere imparziali. Con Valerie si crea una situazione di conflitto d’interesse’. Non creo’ problemi invece la moglie di Nicolas Sarkozy, Carla Bruni, continuando a fare la cantante e pubblicando l’album ‘Comme si de rien n’etait’. Le Nouvel Observateur pone alcune domande provocatorie: Come avrebbe reagito la moglie di Francois Mitterrand, Danielle, se fosse stata una dipendente di Paris Match quando il giornale pubblico’ le foto della figlia segreta di suo marito, Mazarine? Cosi’ come l’ex moglie di Sarkozy, Cecilia, quando Paris Match sbatte’ in prima pagina gli scatti rubati della sua fuga a New York con il pubblicitario Richard Attias? Inoltre Paris Match, ricorda il Nouvel Observateur, e’ di proprieta’ del gruppo Lagardere – vicino a Sarkozy – che vende anche aerei e armi: ‘un’ambiguita’ che puo’ danneggiare Hollande’. Intanto lo stesso problema si pone per altre mogli o compagne di uomini politici francesi che fanno le giornaliste come Audrey Pulvar, legata a Arnaud Montebourg, ministro del Rilancio economico, che ha gia’ dovuto rinunciare ad una rubrica radiofonica, su France Inter, e starebbe per lasciare un popolare talk show di France 2. In passato, invece, una delle firme piu’ celebri e dei volti piu’ famosi della tv francese negli anni Ottanta, Christine Ockrent, compagna dell’ex ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, riusci’ a restare nel giornalismo prima di venire sfiduciata due anni fa dalla redazione di France 24.
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