L’onorevole azzurra Maria Rosaria Rossi, consigliere e braccio destro del presidente Berlusconi, parla con Repubblica sottolineando che "il Patto del Nazareno è sospeso. Ma non si rompe qui. Ora tocca a Renzi fare la prima mossa. Se vorrà". Commentando la trattativa che ha accompagnato l’elezione del presidente della Repubblica, la Rossi se la prende soprattutto con Verdini il quale "ha fallito senza essersene assunto la responsabilità".
Sul numero di possibili voti di FI a Mattarella la Rossi spiega che a suo parere "sono solo ipotesi strumentali a partite interne che piacciono più a voi che a chi fa politica seriamente". Infine su Forza Italia e la crisi che l’attraversa: "il nostro leader troverà la sintesi delle diverse esigenze per rilanciare una nuova FI che sia pronta a vincere per riportare il centrodestra alla guida del Paese".
Intanto il neo presidente Mattarella ha invitato Silvio Berlusconi a partecipare al giuramento di martedì innanzi alle Camere riunite. Michaela Biancofiore, parlamentare Fi, commenta: “Un segno di grande riconoscimento istituzionale per chi ha segnato gli ultimi venti anni del Paese e la capacita’ di riconoscere legittimazione al voto di milioni di italiani". Per l’amazzone berlusconiana “il presidente Mattarella sta dimostrando stile, lungimiranza politica e spirito unitario senza preconcetti: una sorpresa piacevole”.
Nel frattempo il presidente del Consiglio Matteo Renzi spiega che “le regole si scrivono insieme, Fi continuerà a scriverle insieme a noi". Il premier è convinto che le divisioni all’interno di Fi non interferiranno sull’appoggio del partito di Berlusconi al ddl di riforma costituzionale e sul cambiamento della legge elettorale. "Non è che nel percorso di riforma della costituzione Fi stia brillando come voti: alla Camera – ha aggiunto Renzi – il primo articolo del testo di riforma costituzionale lo hanno votato in 37 e per la precisione 24 favore e 13 contro. Quindi, almeno alla Camera, Forza Italia non è importante dal punto di vista numerico. E’ importante il concetto e cioè che l’opposizione partecipi alla riscrittura delle regole". "Fi credo abbia tutto l’interesse a stare dentro al percorso delle riforme. Rimettere tutto in discussione non avrebbe senso. Devono decidere loro cosa fare – ha concluso il presidente del Consiglio – noi andiamo avanti comunque senza di loro".
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