Quattro anni da campione del mondo e un futuro a colpi di record in Formula 1 ancora tutto da disegnare. Classe da vendere e numeri da sogno targati Sebastian Vettel che in India, spazzata via la matematica, passa di nuovo alla storia del Circus prendendosi quello che era gia’ suo da diversi Gp. Quel quarto titolo che lo lancia a soli 26 anni sempre di piu’ alle spalle del connazionale Michael Schumacher, detentore del primato di titoli vinti (sette, di cui cinque con la Ferrari) e suo ‘sponsor’ fin dai primi passi con la Toro Rosso. Una carriera da predestinato, quella del giovane pilota nato a Heppenheim il 3 luglio del 1987, che comincia a brillare di luce propria gia’ ai tempi dei primi passi nella scuderia di Faenza.
Era quasi finita l’estate del 2008 quando il ragazzino ‘Made in Deutschland’ conquista la pole position nel Gran Premio d’Italia a Monza e conduce la gara dall’inizio alla fine nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, divenendo il piu’ giovane vincitore di un GP di Formula 1 all’eta’ di 21 anni e 73 giorni. E’ il primo di una serie di record che il terribile ‘Seb’ togliera’ a quello che diventera’ il suo storico rivale, Fernando Alonso. Una sfida che si accende nella maledetta notte vissuta dalla Ferrari a Dubai nel novembre 2010 e sembra riportare alla memoria i tempi (gli Anni Settanta) delle lotte in pista tra Hunt e Lauda: lo spagnolo ad un passo dal primo titolo a Maranello viene ‘murato’ per tutta la gara dalla Renault del russo Petrov e non puo’ far altro che assistere al primo trionfo del campioncino della Red Bull. Sul circuito che si affaccia al Golfo Persico, Vettel sorprende anche il suo compagno di scuderia Webber per dare il via ad una serie infinita di vittorie, pole e primati difficili da pronosticare solo tre anni fa.
Il tedesco diventa il piu’ giovane campione del mondo della storia della Formula 1 sfruttando al massimo le doti della Red Bull ideata e sviluppata sempre piu’ al meglio dal genio di Adrian Newey, direttore tecnico della scuderia austriaca che porta il nome della celebre bevanda energetica. Quattro campionati vinti di fila che hanno visto quasi sempre come sfidante piu’ pericoloso e accreditato il ferrarista Alonso che finora non e’ mai riuscito a poter dire la sua fino in fondo a causa di una Ferrari costretta sempre a rincorrere. E se l’anno scorso, Vettel era riuscito a sfruttare al meglio i passi falsi del rivale spagnolo (tra cui due incredibili incidenti alla partenza a Spa e in Giappone), quest’anno a far stravincere il tedesco e’ bastato l’incredibile sviluppo gara dopo gara portato in pista dalla sua Red Bull e la migliore interpretazione ai cambiamenti apportati alle gomme Pirelli durante il Mondiale. Il tutto per mettere la parola fine sulla stagione 2013 con tre Gp d’anticipo e pensare gia’ al 2014 con il ritorno del turbo e alle rinnovate speranze dei piloti del Circus di arrivare davanti a Vettel. Ma oggi, il passaggio nel Gp d’India e nella storia, e’ tutto per lui, e i vari Alonso, Hamilton e Raikkonen non possono far altro che applaudire il vincitore aspettando tempi migliori.
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